Salute

Franco Battiato:”Troie in Parlamento”. Poi fa retromarcia

Redazione

Franco Battiato:”Troie in Parlamento”. Poi fa retromarcia

Mer, 27/03/2013 - 00:32

Condividi su:

BRUXELLES – Il musicista-assessore Franco Battiato a Bruxelles pronuncia parole choc sulle “troie in giro per il Parlamento” italiano e a Roma infuria la polemica, col presidente della Camera Laura Boldrini che subito interviene per respingere “l’insulto” alla dignita’ dell’istituzione. “Disdicevole” lo definisce e riscuote l’applauso dell’aula.

Le dichiarazioni dell’artista, che ieri sera ha tenuto un concerto nella capitale belga, sono rimbalzate anche al Senato dove i rappresentanti di Pd, Pdl e Lista Civica stigmatizzano l’uscita. Le reazioni di sdegno col passare delle ore si moltiplicano, col presidente del Senato Pietro Grasso che si ripropone di esprimere il “disagio” al governatore Crocetta, e il ministro Elsa Fornero che sottolinea l’offensivita’ dell’espressione. E’ una pioggia di critiche. Un coro trasversale, con vari inviti a dimettersi, a partire da quello che gli viene rivolto dall’europarlamentare Pd Rita Borsellino. Tanto che l’artista-assessore in serata corre ai ripari, “mi riferivo al passato” dice.

E ancora: “Sono stato travisato”. Sono passate le 13 quando il maestro e’ sul palco della sala 4B001 del Parlamento europeo, dove e’ stato invitato a promuovere il turismo della Sicilia nella sua veste di assessore. Senza scomporsi intreccia valutazioni politiche con racconti dell’adolescenza e persino con una barzelletta sulla notte d’amore di un “racchio siciliano con una bella svedese”, ma e’ nel rispondere ad una domanda sugli emigrati italiani che inattesa pronuncia la frase: “Farebbero qualsiasi cosa queste troie che si trovano cosi’ in giro nel parlamento. E’ inaccettabile. Dovrebbero aprire un casino e farlo pubblico.

Invitato a margine, a spiegare piu’ in particolare a chi si riferisse risponde “la zona e’ limitata” ma non scende nel particolare. Un’ora piu’ tardi con una telefonata in redazione specifica “parlavo del parlamento italiano deviato”, perche’ non voleva che si pensasse che aveva parlato del parlamento Ue. Immediata la replica del presidente della Camera: “Stento a credere che un uomo di cultura come Battiato, peraltro impegnato in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari”. Disdicevoli le definira’ poi in aula, dove riscuote un applauso.

Ma quella di Boldrini e’ solo la prima di una lunga serie di reazioni. C’e’ chi, come le senatrici del Pd, chiede una rettifica, e chi invece come, tra le altre, Linda Lanzillotta (Scelta civica) e Daniela Santanche’ (Pdl) lo invitano a tornare a fare solo il cantautore. In serata Battiato fa retromarcia: “prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignita’ delle donne, sia stata travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima”.

Pubblicità Elettorale