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Formazione del governo, Napolitano:”Resto fino all’ultimo” e sceglie dieci saggi

Redazione

Formazione del governo, Napolitano:”Resto fino all’ultimo” e sceglie dieci saggi

Sab, 30/03/2013 - 18:18

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ROMA “Eserciterò il mio mandato fino all’ultimo giorno”. Categorico l’annuncio di Giorgio Napolitano. Dunque il Presidente della Repubblica non intende affatto gettare la spugna e rassegnare le dimissioni così come si era paventato fino a qualche minuto prima che iniziasse a parlare. Sul piano operativo per quanto riguarda la formazione del governo ha annunciato che intende consultare due «gruppi ristretti» che lo dovrebbero aiutare a trovare una soluzione alla situazione di stallo che si è venuta a creare. Queste in dettaglio le sue parole: «Continuo ad esercitare fino all’ultimo il mio mandato non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l’Italia attraversa». Rispondendo successivamente ai giornalisti ha precisato: «Se sono giunto alla conclusione di rimanere fino all’ultimo giorno, evidentemente ho meditato a lungo le alternative».

Napolitano chiederà a “due gruppi ristretti di personalità”, di formulare su temi istituzionali e economico-sociali, “precise proposte programmatiche oggetto di condivisione” da parte delle forze politiche, in vista di un possibile governo. I nomi dei “gruppi ristretti di personalità” sono stati resi noti nel pomeriggio.

Valerio Onida, il sen. Mario Mauro, il sen. Gaetano Quagliariello e il prof. Luciano Violante. Sono questi i ‘saggi’ individuati dal presidente Napolitano per il gruppo di lavoro istituzionale. Lo si legge in una nota del Quirinale. Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Authority della concorrenza; Salvatore Rossi, membro del Direttorio di Bankitalia, Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali di Camera e Senato, e Enzo Moavero Milanesi. Sono questi i ‘saggi’ per l’economia scelti dal Colle.

I nomi delle personalità che lavoreranno per facilitare la soluzione della crisi sono stati  scelti dal presidenti della Repubblica “in piena autonomia” e non è stata indicata una scadenza per il termine del loro lavoro.

I due gruppi ristretti voluti dal presidente Napolitano avranno un carattere “uno politico istituzionale e l’altro economico-sociale” e si insedieranno martedì prossimo. Prepareranno un rapporto – si è appreso – che verrà presentato o a Napolitano o al presidente che verrà dopo di lui e il loro lavoro potrà anche essere una sorta di base programmatica per il nuovo governo. “Devo ancora una volta sottolineare l’esigenza che da parte di tutti i soggetti politici si esprima piena consapevolezza della gravità e urgenza dei problemi del Paese” per cui serve “un accentuato senso di responsabilità” per formare “un valido Governo” in tempi brevi.

Il Governo Monti è “operativo” e “sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia”, d’intesa con la UE e con “il contributo del nuovo Parlamento”, ha assicurato il presidente. “Non può sfuggire agli italiani e alla opinione internazionale che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt’ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento”, ha detto Napolitano. Il Governo sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia, d’intesa con la Ue e con l’essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall’onorevole Giorgetti”, ha proseguito il Capo dello Stato.