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Cancelleri, province:”Chiarezza prima di tutto.Fine della ‘mangiatura’ politica”

Redazione

Cancelleri, province:”Chiarezza prima di tutto.Fine della ‘mangiatura’ politica”

Gio, 21/03/2013 - 17:27

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PALERMO – E’ la chiarezza l’unica indispensabile chiave di lettura del disegno di legge approvato le scorse ore all’Assemblea Regionale Siciliana. Il provvedimento approvato prevede al momento il solo fatto che NON ci saranno più elezioni per le province, con conseguente risparmio per la tornata elettorale ed un ulteriore risparmio per la mancata erogazione di stipendi per presidenti, assessori e consiglieri provinciali, in pratica si sta abolendo la casta politica di questo ente, in quanto chi andrà ad amministrare il libero consorzio di comuni lo farà senza ricevere alcun emolumento. La manovra consente semplicemente l’applicazione fattiva dello Statuto Siciliano che all’articolo 15 comma 2 ribadisce l’autonomia della Regione Sicilia a poter legiferare sugli Enti locali, prevedendo Comuni e Liberi Consorzi comunali. L’autonomia della Regione Siciliana,  millantata sino ad oggi dai partiti tradizionali passa con questo provvedimento ad una concreta realizzazione. I maggiori paesi europei si sono dotati per tempo di soli tre livelli amministrativi, comuni, regioni e Stato centrale, così come è avvenuto in Germania e così come è ad esempio avvenuto in Svezia nel 1634 ovvero oltre 370 anni fa. Entro il 31 dicembre 2013, termine utile entro il quale andremo a scrivere le regole che andranno a normare i liberi consorzi di comuni, renderemo giustizia alla nostra carta costituzionale. Sottolineo come i partiti che avversano il provvedimento lo hanno già nel loro programma elettorale, come nel caso del PDL.

Programma PdL

Ma adesso un po’ di chiarezza, il Disegno di Legge approvato ieri non dice:

1) quali saranno i consorzi;

2) quanti saranno i consorzi;

3) chi li guiderà;

4) le relative competenze.

In sostanza non dice nulla di tutto ciò che in queste ore viene sbandierato per propaganda da alcuni politicanti della nostra città.

Si tratta in pratica della vittoria di tutti i cittadini siciliani, mentre è indubbiamente una sconfitta per tutti quei politici che hanno fatto dei ruoli istituzionali un mestiere. Il risparmio al momento quantificato è di circa 50 milioni di euro che proporremo di impiegare per il rilancio delle piccole e medie imprese e per le botteghe artigiane.

Nessuno sta svendendo Caltanissetta, città che è stata svenduta in passato da chi mi accusa di averlo fatto, ma questo provvedimento scrive la parola fine alla “mangiatura” politica a cui queste persone evidentemente non volevano rinunciare.

Altro chiarimento, i lavoratori delle province e degli enti ad esse correlati, non sono minimamente messi in discussione, così come le prefetture, le corti di appello e tutti gli altri uffici che in queste ore sono oggetto di discussione, Caltanissetta non perderà nulla.

Saranno i sindaci delle città facenti parte dei liberi consorzi che andranno ad amministrare gli stessi, senza alcuna aggiunta di stipendio, non sarà nominato nessuno, quindi anche qui demagogia politica molto sterile.

Art.15 Statuto Regione Sicilia

Rimando quindi al mittente le puerili accuse contro un provvedimento epocale come questo, accuse figlie di una voglia di disinformazione. Mi chiedo, ma lo hanno letto questo provvedimento?

Intervento Giancarlo Cancelleri seduta d’aula Ars 20 Marzo 2013

http://www.youtube.com/watch?v=JoZf1Bln7Jw&feature=youtu.be

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