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Movimento Civico Solidale:”Finalmente tutti illuminati sulla via di Damasco”

Redazione

Movimento Civico Solidale:”Finalmente tutti illuminati sulla via di Damasco”

Ven, 05/10/2012 - 17:34

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CALTANISSETTA – Finalmente! Dopo tanta trepidazione il popolo siciliano e i cittadini nisseni hanno ricevuto la notizia che attendevano da tempo: l’assessore alle attività produttive Marco Venturi ed i consiglieri comunali di Caltanissetta sono stati illuminati sulla via di Damasco. Il primo rassegnando le proprie “dimissioni irrevocabili” con la dichiarazione che: “Lombardo è garante dei mafiosi”; i secondi rendendosi conto che l’attività finora svolta non giustifica il denaro pubblico corrisposto per la loro remunerazione.
La maturazione di queste scelte “irrevocabili” – speriamo – non è stata così tanto lunga: solo tre anni! Infatti, ci sono voluti tre anni all’assessore Venturi per fargli comprendere che il dimissionato Presidente Lombardo “con le sue azioni spregiudicate ha favorito Cosa Nostra”. Sempre dopo tre anni, i consiglieri comunali si sono resi conto che raggranellare gettoni di presenza con convocazioni fittizie per Commissioni e Consigli comunali non è etico.
Per quel che ci riguarda, da tre anni chiediamo all’assessore Venturi e al suo segretario particolare Alfonso Cicero di capire quali iniziative hanno messo in campo per sostenere lo sviluppo reale dei territori: con i fondi comunitari utilizzati solo per il 9%; con le piccole e medie imprese strangolate da un accesso al credito impossibile ed esoso; con una disoccupazione che ha raggiunto livelli drammatici. Da tre anni attendiamo di capire il suo atteggiamento omertoso rispetto ad un sistema “scientificamente e palesemente” clientelare. Con quale metodologia ha voluto combatterlo? Quale differenza ha tracciato per la trasparenza della gestione politico-amministrativa? Forse designando il proprio “fido” Alfonso Cicero commissario straordinario alle ASI di Agrigento, Caltanissetta e Enna e nominandolo, quindi, presidente dell’Irsap, carrozzone ancora più grande delle undici ASI che voleva smantellare? Quali benemerenze e titoli avrebbe avuto il suo segretario particolare per occupare un posto di grande responsabilità e capacità manageriale?
Non entriamo, quindi,  nel merito di una diatriba evidentemente costruita per salvare la faccia.
La complicità, in questo sistema, è di tutti coloro che lo hanno, di volta in volta, sostenuto. Lo stesso Venturi dice: “il Governo Lombardo è stato l’emblema del sistema partitocratrico-affaristico-clientelare-mafioso”. E allora come non ricordare che è stato appoggiato da tutti i partiti tradizionali: PdL, PD, UDC, MPA, Grande SUD, tecnici compresi, come Venturi, Russo, Chinnici, Piraino, Armao ecc.) che oggi si ri-candidano per il governo della Regione.
A questo punto, tutti dobbiamo sentire forte il richiamo di S.E. Mario Russotto del 29 settembre: “basta con gli inganni dei manovratori e di coloro che per fare carriera sbandierano i principi di legalità. Dobbiamo tutti impegnarci ad eliminare la zavorra fatta di chiacchiere inutili, di promesse non mantenute, di mafiosità camuffata di legalità”. Offriamo la lealtà che ciascuno di noi deve manifestare con se stesso e con gli altri per gli impegni che ha assunto”.
In questo senso ci permettiamo di ricordare ai consiglieri comunali eletti per il Movimento “Intesa Civica Solidale” che, tre anni fa, all’atto dell’accettazione della candidatura avevano sottoscritto un patto etico che li vincolava alla lealtà: non tradire la scelta di essere stati indicati dagli elettori come rappresentanti nelle istituzioni di ICS, salvo presentare le proprie dimissioni dalla funzione di consigliere comunale; devolvere il 30% degli emolumenti percepiti nell’esercizio delle funzioni per un “Fondo famiglie in difficoltà” da costituire presso la Caritas diocesana.
Questi impegni, i consiglieri comunali Giuseppe Cigna e Felice Dierna e l’attuale assessore alle politiche sociali Giuseppe Firrone non li hanno mantenuti, perché transitati in altre compagini politiche e perché, finora, non hanno versato neanche un euro per costituire il “Fondo famiglie in difficoltà”. Speriamo che la coerenza ritrovata faccia dire a tutti coloro che hanno tradito le promesse elettorali: ci “dimettiamo irrevocabilmente” è questo l’unico modo per riguadagnare credibilità  ed il senso etico dell’agire politicamente.
 
             Movimento Civico Solidale    
                 Lista Sturzo Presidente

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