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La torre della chiesa del Rosario illuminata dopo due anni. Ci ha pensato il centro destra

Redazione

La torre della chiesa del Rosario illuminata dopo due anni. Ci ha pensato il centro destra

Ven, 05/10/2012 - 17:06

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SAN CATALDO – Illuminata la torre dell’orologio della Chiesa del Rosario. Dopo due anni torna al suo antico splendore il campanile di una delle parrocchie più belle e amate della città innalzato dal Comune nel 1882. L’iniziativa chiamata simpaticamente “non vedo l’ora” è la prima tappa di un progetto più ampio che sarà rivolto alla valorizzazione del centro storico e che parte da un’idea di tre militanti tra le file del centro destra, Vincenzo Naro, capogruppo in consiglio di Costruiamo il Futuro, Arcangelo Calà, ex consigliere del Pdl e Claudio Di Forti, coordinatore della Giovane Italia, che si sono occupati di ripristinare l’illuminazione della torre campanaria, dei quadranti della chiesa e della lanterna metallica posta in cima.  “La nostre torre della chiesa del Rosario – dicono i tre – ormai da tempo era in stato di abbandono. Oggi grazie all’iniziativa, interamente finanziata dai tre gruppi promotori, si è ridata la giusta importanza a questo luogo simbolo della città di San Cataldo. Si tratta di un gesto che nasconde un grande significato simbolico, ossia fare luce sul centro storico sancataldese. È sotto gli occhi di tutti di quanto patrimonio artistico e storico è presente a San Cataldo, e allora perché non contribuire in prima persona a mantenerlo in vita? Questa iniziativa sarà sicuramente la prima di una lunga serie, che porterà a sensibilizzare i cittadini di San Cataldo coinvolgendoli in prima persona, a far sì che tutti abbiano a cuore il patrimonio storico, culturale e artistico della città e che quindi ognuno abbia interesse a salvaguardarlo. È opportuno, se non necessario, realizzare un piano particolareggiato ad hoc per il centro storico sancataldese per rimettere in sesto le abitazioni secolari, monumenti e luoghi di culto simbolo della nostra identità. Riabitare il centro storico sarebbe un bene non solo per mantenere vive le tradizioni del nostro paese, ma anche per la sua economia”. Un’iniziativa che ha entusiasmato i cittadini e ricevuto il plauso anche del sindaco Franco Raimondi e del presidente del consiglio Cristoforo Amico: “è un’iniziativa lodevole – hanno dichiarato – volta a migliorare la funzionalità di un simbolo importante per la nostra Città. Quindi ringraziamo il consigliere Naro,  Di Forti e Calà, che hanno dimostrato in tal modo che comune è l’interesse per il decoro della Città, al di là delle diverse posizioni politiche”.

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