Salute

Controllo economico del territorio della Gdf. Irregolarità nell’emissione dello scontrino fiscale pari all’81% nel nisseno

Redazione

Controllo economico del territorio della Gdf. Irregolarità nell’emissione dello scontrino fiscale pari all’81% nel nisseno

Mer, 08/08/2012 - 10:26

Condividi su:

CALTANISSETTA – Si è concluso domenica il “piano di controllo economico del territorio” che la Guardia di Finanza ha condotto nei giorni scorsi a Caltanissetta e nel suo hinterland.

Pattuglie in “abiti civili” hanno effettuato attività ispettive in materia di emissione di scontrini e ricevute fiscali. in tale ambito sono stati eseguiti 110 controlli, che hanno portato alla constatazione di 89 violazioni per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali, con una percentuale pari a circa l’81% di irregolari.

Sia i soggetti controllati, che coloro a cui sono state contestate irregolarità di varia natura, risultano riconducibili alle molteplici categorie di esercenti che compongono il tessuto economico-commerciale del territorio della provincia nissena. tali irregolarità vanno ad aggiungersi alle 635 violazioni (su 1.182 controlli) in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza – sul territorio dell’intera provincia – nei primi sette mesi dell’anno.

E’ opportuno sottolineare che l’evasione fiscale, il cui contrasto è obiettivo prioritario della missione di polizia economica e finanziaria della guardia di finanza, danneggia non solo il bilancio dello Stato, delle Regioni e degli enti locali sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici essenziali a beneficio di tutta la collettività, ma anche quelle imprese e quei soggetti che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica di mercato.

Militari in “divisa”, invece, hanno perlustrato numerosi “quadranti” del territorio nisseno per la prevenzione e repressione dei fenomeni dell’abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti, ambito in cui sono stati eseguiti diversi interventi che hanno portato al sequestro di 449 “pezzi” (tra capi d’abbigliamento, calzature, orologi, cd e dvd ed altro) alla denuncia di 3 persone di varia nazionalità.

Anche in questo caso, tali risultati vanno ad aggiungersi ai sequestri di ulteriori 4.711 pezzi contraffatti ed alla denuncia di 23 soggetti e all’arresto di 2, già effettuati dalle Fiamme Gialle nella parte di anno già trascorsa.

il contrasto al “mercato del falso” e alla circolazione di prodotti insicuri continua ad essere una delle priorità operative della Guardia di Finanza.

L’esperienza investigativa maturata sul campo ha confermato che tali fenomeni sono connessi a diverse forme di illegalità economico-finanziaria (evasione fiscale, lavoro nero ed irregolare, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti) che inquinano il mercato e sottraggono alla collettività importanti risorse.

I controlli condotti dalla Guardia di Finanza hanno riguardato anche la normativa relativa alla sicurezza alimentare ed alla tracciabilità degli alimenti, in tale ambito i militari operanti hanno proceduto al sequestro di kg. 70 di pane,.

L’attività condotta dal corpo in questi giorni non ha mancato di contrastare il fenomeno del lavoro nero, settore nel quale sono stati eseguiti 5 controlli che hanno portato alla scoperta di 26 lavoratori in nero e/o irregolari, che vanno ad aggiungersi ai 77 al 31 luglio u.s.

va evidenziato che il lavoro sommerso genera un duplice effetto negativo: in primo luogo, per i lavoratori che non hanno certezze sulla stabilità del rapporto d’impiego, sulla tutela dei propri diritti alla salute ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla possibilità di godere, negli anni della maturità, di una vita economicamente agiata; in seconda battuta, per il paese, perché lo sfruttamento della manodopera frena la crescita dell’economia legale e favorisce la proliferazione di forme criminali pericolose (quali il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed il “caporalato”) che incidono anche sul livello generale di sicurezza dei cittadini.

La piena consapevolezza degli effetti distorsivi del “lavoro nero” spinge la Guardia di Finanza a mantenere alta l’azione di contrasto, adottando una strategia operativa che mira a colpire, in maniera trasversale, tutti i diversi profili illeciti connessi all’impiego dei lavoratori irregolari. Altri interventi, simili a quello appena concluso, saranno riproposti dalle fiamme gialle nel corso dell’anno.

Pubblità Elettorale