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Rudy Maira favorevole alla bocciatura di un emendamento sulla legge “blocca nomime”

Redazione

Rudy Maira favorevole alla bocciatura di un emendamento sulla legge “blocca nomime”

Sab, 21/07/2012 - 12:15

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Il deputaro regionale PID Rudy Maira

CALTANISSETTA- Non basta una Sicilia letteralmente deflagrata dalla politica. Non stupisce più di tanto la condotta del Governatore Lombardo che ha trasformato quest’isola conosciuta come “la perla del Mediterraneo” in “la purga dell’Europa”. Per cui perché dovrebbe far trasalire la recente notizia che i condannati per mafia potrebbero essere chiamati dall’amministrazione regionale a svolgere il ruolo di consulenza o a mettere nel ‘carniere’ altri incarichi? Infatti è dell’altro ieri la notizia della bocciatura all’Ars di un emendamento alla legge ‘blocca nomine. L’emendamento, che era stato presentato dal deputato del Pd, Lillo Speziale, se approvato, avrebbe introdotto il divieto per la Regione, i Comuni, le Province e per le aziende sanitarie e ospedaliere di conferire incarichi a persone rinviate a giudizio o condannate

Il deputato regionale PD Lillo Speziale

per una serie di reati: tra questi, l’associazione per delinquere di tipo mafioso, la corruzione in atti d’ufficio, la corruzione in atti giudiziari e via continuando con i fenomeni di corruzione. Stupisce, se non altro per il contraddittorio comportamento tra pensiero ed azione, le dichiarazioni a tal proposito del deputato regionale nisseno  Rudy Maira, capogruppo del Pid, che ha parlato di “incostituzionalità” dell’emendamento. “Questa norma – ha detto Maira – ha solo lo scopo di guadagnarsi qualche pagina di giornale. E magari fare additare chi non è d’accordo come componente di una ‘casta’, specie in questo periodo di grande diffidenza per la politica”. Lo stesso Maira ha promesso che si impegnerà a presentare una legge-voto per far disciplinare la materia dal Parlamento nazionale, che, a suo giudizio, è titolare di tale materia. Nel frattempo lo stesso deputato nisseno, così come gli altri suoi colleghi, è ricorso al voto segreto. Per la cronaca: l’emendamento è stato ‘bocciato’ con 39 voti contro 32. Nessun parlamentare (Rudy Maira compreso) insomma, ci ha messo la faccia: almeno al momento del voto.

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