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Disservizi Caltaqua, il Consiglio provinciale si “spacca” sulla proposta di Delpopolo

Redazione

Disservizi Caltaqua, il Consiglio provinciale si “spacca” sulla proposta di Delpopolo

Gio, 26/07/2012 - 14:23

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Tonino Delpopolo

CALTANISSETTA – Consiglio provinciale diviso sulla proposta, avanzata da Delpopolo e sottoscritta da altri dieci consiglieri, di istituire una commissione consiliare speciale di studio per accertare i disservizi di Caltaqua: tant’è che, alla fine di un lungo dibattito, lo stesso consigliere ha chiesto il rinvio dell’argomento ad altra sessione, ribadendo comunque la validità della proposta.
Sono emersi pareri contrastanti, dunque, su tale proposta: infatti c’è stato in aula chi ha ricordato che appena pochi giorni addietro il consesso ha approvato all’unanimità la mozione Petralia con cui è stata invocata un’assemblea straordinaria dell’Ato idrico in cui trattare la rescissione del contratto di gestione, ritenuto obiettivo fondamentale a fronte di tutta una serie di inadempienze di cui è stata accusata Caltaqua e di cui si è ampiamente a conoscenza senza che vi sia necessità di una commissione che le appuri; e c’è stato invece chi ha considerato l’avvio di detta commissione un ulteriore mezzo per rafforzare la verifica di tali inadempienze.
Numerosi gli interventi in aula, dopo la presentazione della proposta da parte di Delpopolo. Cannizzo non l’ha condivisa, richiamando appunto la mozione Petralia già esaustiva sull’argomento, dato l’obiettivo di fondo che rimane appunto la rescissione del contratto con Caltaqua: e poi le inadempienze del gestore sono talmente note che non c’è bisogno di un nuovo organismo che le verifichi. Di parere contrario il collega del Pd D’Arma per il quale la commissione farebbe da supporto proprio alla richiesta di rescissione contrattuale, approfondendo al contempo tutti gli altri aspetti poco chiari legati alla politica dell’acqua sul territorio (rapporti con Siciliacque, costi, ecc.), il tutto nell’interesse di un’utenza sempre più penalizzata.
Cascino ha anch’egli rimarcato le inadempienze di Caltaqua, il cui servizio, a sua detta, ha creato innumerevoli disagi alla nostra comunità, fallendo gli obiettivi prefissati. Petralia, dopo aver ricordato il lavoro di una precedente commissione consiliare sulla problematica idrica e della scarsa interlocuzione politica da essa riscontrata presso alcuni Comuni, ha ribadito che rimane oggi fondamentale verificare se ci sono le condizioni per la rescissione contrattuale con Caltaqua, che è la risposta più immediata da dare a quei cittadini che vedono come loro interlocutori più immediati i politici locali che non l’Ato idrico; non necessaria per Petralia, dunque, una nuova commissione, mentre l’ha invece ritenuta utile Capizzi a sostegno dell’azione nei confronti di Caltaqua anche se, ha rimarcato il consigliere, non è il gestore che dev’essere l’interlocutore su tutta la problematica, bensì l’Ato idrico che ha il compito di vigilarne l’operato: ma, s’è chiesto, cosa ha fatto l’Ato in tal senso?
Cusumano, dopo aver richiamato l’operato del Consiglio che in passato si è a più riprese e in vari modi occupato della problematica idrica, ha evidenziato come tutto il lavoro passato trovi adesso una giusta sintesi proprio nella mozione votata nei giorni scorsi per chiedere la rescissione contrattuale, ed ecco il perché dell’inutilità della nuova commissione. E ha aggiunto: se poi Maurelli, presidente e rappresentante della Provincia in seno all’Ato, continua a non interloquire con i consiglieri provinciali nonostante più volte invitato, allora il commissario straordinario provveda alla sua rimozione. Ha concluso Bonura, ribadendo anch’essa la validità della precedente mozione votata all’unanimità che, ha detto, sulla problematica diviene un motivo d’orgoglio per il consesso.
In apertura, il neo consigliere Valenza (che ha sostituito Scarciotta come primo dei non eletti nella lista 2008 del Pd) si è dichiarato indipendente.

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