GELA – “Un’amministrazione attenta avrebbe potuto evitare un nuovo stop al Piano regolatore generale di Gela”. Sulla questione che tiene banco da mesi interviene il deputato all’Assemblea regionale del Pdl, on Raimondo Torregrossa.  “Dopo 20 anni di attesa si torna indietro nella procedura di adozione del piano regolatore generale – dice Torregrossa – un periodo che coincide con l’amministrazione di centrosinistra che ha decretato le sorti della città. Vero è che, come dice il sindaco Fasulo, nel clima di polemiche che si respira in questi giorni, ad adottare il Prg è intervenuto il commissario ad acta espressione della Regione Sicilia che legifera in materia di strumenti urbanistici; ma è pur vero che della necessità di dotare il Piano regolatore della Valutazione ambientale strategica, era a conoscenza l’amministrazione  da un anno, e per questa consapevolezza avrebbe potuto affidare l’incarico all’urbanista redattore del Prg per allinearsi alle indicazioni della Regione, pur se contraddittorie in alcuni passaggi fondamentali che hanno coinvolto l’adozione di decine di piani del territorio siciliano, e non incorrere in questo inghippo amministrativo che rappresenterà un blocco al processo economico e sociale della città. In questo momento storico in cui le forze sociali, istituzionali e soprattutto i cittadini stanno promuovendo il riscatto sociale ed economico di Gela, pur nelle avverse condizioni di crisi globale, un simile arretramento rappresenta una iattura che la città non può permettersi e che rappresenterebbe la porta privilegiata per la recrudescenza del fenomeno dell’abusivismo, a fatica arginato negli ultimi mesi, come il Procuratore della Repubblica Lotti ha sottolineato di recente. Auspico un intervento risolutore  dell’amministrazione, per evitare una regressione al processo di sviluppo di Gela che io ed il mio gruppo locale e consiliare promuoviamo con la serrata azione politica avviata da tempo”.