ENNA – Assolti in via definitiva i quattro uomini di Barrafranca accusati di aver ucciso Francesco Ferreri, tredici anni, trucidato con numerosi colpi di chiave inglese al capo il 15 dicembre 2004. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza con la quale la Corte d’appello di Caltanissetta aveva assolto Giuseppe Faraci, 27 anni, Lo Bue, 47 anni, Calogero Mancuso 48 anni, e Salvatore Randazzo, 26 anni. Faraci in primo grado era stato condannato all’ergastolo con l’accusa di omicidio ma la stessa sentenza aveva, però, smontato il movente del delitto commesso per impedire alla vittima di raccontare di un abuso sessuale. L’autopsia e le perizie scientifiche effettuate dai Ris avevano escluso qualunque ipotesi di violenza carnale. Sul corpo del ragazzo non fu trovata alcuna traccia biologica riconducibile agli imputati. Gli altri tre imputati, in primo grado erano stati assolti dall’accusa di omicidio e violenza sessuale su Francesco e su un coetaneo che era stato il teste chiave dell’accusa ma condannati a pene tra i 10 ed i 12 anni per violenza sessuale su minori non identificati. In secondo grado la Corte d’appello di Caltanissetta aveva assolto da tutte le accuse i quattro imputati ritenendo inattendibile il testimone e per la totale mancanza d’indizi a carico degli stessi. La Procura Generale d’appello aveva impugnato la sentenza di assoluzione chiedendone l’annullamento ma ieri il PG di Cassazione ha chiesto il rigetto del ricorso perché inammissibile. La sentenza della Cassazione chiude definitivamente la vicenda giudiziaria a carico dei quattro uomini, rimasti in carcere per quattro anni, fino alla sentenza di secondo grado del maggio 2010.