Riceviamo & Pubblichiamo
CALTANISSETTA – Abbiamo assistito in questi giorno al proliferare dei cumuli di spazzatura vivendo la solita emergenza a cui in modo approssimato si è dovuto mettere una pezza. Passiamo da un’emergenza ad un’altra e non siamo in grado di tutelare i cittadini.
Durante la settimana di Pasqua siamo stati investiti dall’annoso e spinoso problema dell’acqua. Caltaqua ci ha regalato una settimana d’emergenza: bar, panifici, ristoranti e case tutti a secco. I cittadini beffeggiati ed oltraggiati hanno pure dovuto patire le iniziative poste in essere dal gestore che fissava turni altalenanti con le conseguenze del caso. Caltaqua, infine, ha comunicato che ormai al quarto anno di gestione non può più transigere sui pagamenti in ritardo pertanto, i cittadini dovranno pagare gli interessi di mora per i versamenti effettuati oltre la data di scadenza.
Intesa Civica Solidale ha più volte sottolineato le problematiche connesse alla gestione da parte dei privati dei sevizi pubblici. Abbiamo denunciato le continue disattenzioni di chi deve tutelare e garantire la correttezza della gestione della cosa pubblica.
Abbiamo assistito, con Caltaqua, all’aumento del costo dell’acqua di circa il 350% ed, in ultimo, di un ulteriore 27% o, come sostiene l’ATO, del 6,7% (basta controllare la tariffa in bolletta prima e dopo l’aumento se si vuole essere certi del quantum). Infine, dopo l’aumento, la beffa: si chiede ai cittadini di pagare gli arretrati a conguaglio della nuova tariffa.
Infatti Caltaqua ha comunicato, che a seguito della deliberazione n° 20 del 12/10/10 dell’ATO Idrico e pubblicata sulla gazzetta in data 5/11/2010, nel dare corso all’applicazione della nuova tariffa, provvederà alla regolarizzazione dei trimestri passati in conformità all’art. 48 del regolamento di servizio.
Gli aumenti tariffari, ed in specie quello dell’acqua, deliberati dall’ATO Idrico, sono atti amministrativi e quindi non possono avere effetti retroattivi. Infatti come sostenuto da consolidata giurisprudenza un atto amministrativo acquista efficacia a partire dalla data di comunicazione nei confronti del destinatario, come indicato dall’art. 21 bis della legge n. 241/1990 introdotto dall’art. 14 della legge n. 15/2005. Ne consegue che l’ obbligo di contribuzione per utilizzo delle risorse idriche parte dalla data di pubblicazione della delibera sul nuovo regime tariffario.
Il Co.N.Vi.Ri, massima autorità nazionale per le risorse idriche, con parere reso in data 9/02/09 ha ribadito che le variazioni tariffarie si applicano solo per il futuro ed affinché i provvedimenti amministrativi acquistino efficacia è necessario che di essi sia data idonea comunicazione agli interessati. Il principio di irretroattività è stato oggetto di pronunciamento da parte del Consiglio di Stato che con decisione 4301/08 del 9 ottobre 2008 ha dichiarato illegittimi gli aumenti retroattivi applicati alla tariffa idrica.
Ci si chiede perchè Caltaqua pretende il pagamento a conguaglio per il periodo antecedente alla data di pubblicazione della delibera 5/11/2010? Chi dell’ATO idrico sta vigilando per il rispetto delle norme e dei regolamenti a garanzia dei contribuenti?
Intesa Civica Solidale ha più volte condannato le disattenzioni nella gestione della cosa pubblica soprattutto da parte di coloro che per ruolo e posizione amministrativa devono agire a tutela dei cittadini. Come Movimento ci auguriamo che presto si possa ritornare al controllo e alla gestione pubblica dell’acqua affinché le tariffe possano rideterminarsi a vantaggio della collettività.
Le problematiche connesse alla gestione ed all’utilizzo dell’acqua oggi assumono grande rilevanza per questo motivo Intesa Civica Solidale si attiverà incontrando la cittadinanza per discutere ed assieme ad essa sollecitare i rappresentanti politici a farsi carico di un problema che giorno dopo giorno sta opprimendo la comunità.
Gaetano Melillo
Movimento Intesa Civica Solidale