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Legalità come regola di vita, l’esempio di Gaetano Costa

Redazione

Legalità come regola di vita, l’esempio di Gaetano Costa

Mer, 23/03/2011 - 17:30

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Ha preso il via con il primo incontro sul tema “La norma: tra prassi e teoria”  il progetto “Il cemento della legalità – Economia e legalità: la testimonianza di Gaetano Costa”, inserito nel Pon 2007-2013 del liceo classico Ruggero Settimo, a seguito della firma di alcuni protocolli d’intesa stipulati tra lo stesso liceo e vari partners (Associazione nazionale magistrati, Arcipelago Città, Sidercem, Camera di commercio, Confindustria, Confidi, Fidicommercio, Fondazione scuola forense “Giuseppe Alessi” di Caltanissetta, Fondazione “Gaetano Costa” di Palermo, Fondazione “Progetto Legalità” di Palermo, Centro studi “Pio La Torre” e “Libera” di Palermo).

Il progetto, curato dalle insegnanti Enza La Piana, Carmela Aliotta, Concetta Tomasello, Aurelia Speziale, Fiorella Falci, Angela Baiomazzola, Nadia Rizzo, si articola in una serie di incontri che si concluderanno nel mese di maggio. Relatori sul tema scelto per il primo incontro, tenutosi nell’aula magna del liceo classico affollata da numerosissimi studenti, sono stati il presidente della sezione Gip-Gup del Tribunale di Caltanissetta Antonino Porracciolo, il presidente dell’Anm Caltanissetta e consigliere della Corte d’Appello Gianbattista Tona, il colonnello Roberto Zuliani, comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta. “La scuola – dice la dirigente scolastica del Settimo Maria Luisa Sedita – ha voluto avviare percorsi insieme alle imprese, all’Anm e a tutte le associazioni che si occupano di problemi di legalità per contribuire a migliorare la qualità della vita nella nostra città e soprattutto per dare ai giovani piena consapevolezza del concetto di legalità, che deve essere vissuto da ognuno di noi. Accanto a questo abbiamo pensato un percorso legato al binomio di “economia e legalità”, con la presenza delle imprese e l’esame dei problemi economici che riguardano il nostro territorio”.

Nell’intervento sul giudice Gaetano Costa, ucciso dalla mafia nel 1980, il giudice Gianbattista Tona ha voluto sottolineare l’importanza dello spendersi sempre in prima persona per la legalità, anche quando diventa più difficile, per dare alla società e soprattutto alle giovani generazioni la possibilità di scegliere un futuro diverso, migliore, affrancato dai “cattivi comportamenti”. “Non pensate di trovare sempre buoni esempi guardandovi intorno – ha detto ai tantissimi giovani presenti – anzi scommettete su di voi, sulle vostre scelte, perché spesso sarete voi a dover dare il buon esempio”. (rlv)

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