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Corruzione. Inchiesta Palermo, Romano: “Vicenda surreale da processo mediatico”

Redazione 3

Corruzione. Inchiesta Palermo, Romano: “Vicenda surreale da processo mediatico”

Mar, 04/11/2025 - 13:03

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“Il giudice per le indagini preliminari di Palermo mi ha invitato a comparire per il 14 novembre alle 9.30 per rendere interrogatorio così come prevede la legge”. Così in un videomessaggio il coordinatore politico di Noi Moderati. “Al sottoscritto – dice – viene contestato di avere ricevuto una promessa e quindi di avere accettato una promessa di assunzioni, contratti, subappalti e altri vantaggi patrimoniali da parte di un’azienda che doveva partecipare e aggiudicarsi una gara all’ASP di Siracusa, quindi tutto parte da questa vicenda. Io ho preso sommarie informazioni e so che questa gara che era stata giudicata a questa azienda è subiudice. Perché c’è stato un giudizio recente del Tribunale amministrativo in quanto c’è un contenzioso tra chi stava svolgendo in quel momento quel tipo di lavori e chi dovrebbe subentrare, per cui l’ASP non ha ancora assegnato né agli uni né agli altri questa gara e però si dice che questi avrebbero nel corso del tempo elargito queste promesse anche in mio favore”. “Ci sono altri coinvolti, delle persone che sono citate in questa vicenda – aggiunge -, certamente conosco l’amministratore dell’Asp di Caltanissetta, Caltagirone, una gran persona per bene che tutto farebbe tranne che truccare una gara, anche perché non si capisce come potrebbe fare, posto che lui non è né il Presidente della commissione aggiudicatrice né tantomeno il RUP, cioè colui che svolge il procedimento, avrebbe dovuto in questo caso condizionare un processo abbastanza lungo. Io vi assicuro e assicuro tutti che in questa vicenda il sottoscritto non ha mai ricevuto alcuna promessa né di assunzioni né di altro per la semplice ragione che non ho mai chiesto nulla a nessuno e perché non mi sono mai occupato di questa vicenda. Dire che alcuni di loro non li conosco sarebbe sbagliato, anzi li conosco e come…”. “Mi dispiace – sottolinea Saverio Romano – che alcuni di loro siano coinvolti in questa vicenda, sapranno come spiegare ciò che è accaduto. Ci sono altre persone che sono citate che non conosco proprio, non ne conosco l’esistenza. Poi questa indagine ovviamente riguarda tante altre cose dove io non sono coinvolto, non saprei dirvi. Sto parlando dell’unica contestazione che mi viene fatta e a un parlamentare si chiede di essere arrestato, sebbene arresti domiciliari, per una vicenda che così come vi ho spiegato, o quale carta in mano, riguarda questa mezza paginetta perché non troverete mai, non troveranno mai nessuna carta, nessuna intercettazione che mi riguarda direttamente sulla quale sono intervenuto, dove c’è una richiesta di condizionamento, richiesta di promesse, richiesta di alcunché. Vi sto anticipando queste cose che dirò al gip giorno 14 perché purtroppo, così come hanno inteso fare un processo mediatico su una cosa che io considero una bolla di sapone, risponderò mediaticamente. Perché è veramente triste sapere che chi sta svolgendo una funzione nel nostro paese, nobile e importante come quella parlamentare e al di più un dirigente di un partito importante della maggioranza venga messo, come è stato fatto oggi, alla gogna attraverso la fuga di notizie prima ancora della notifica per un fatto assolutamente circoscrivibile a una vicenda che giustamente, se il pubblico ministero voleva chiarire meglio, lo poteva fare iscrivendo al registro degli indagati e sentendo tutti gli interlocutori. Invece è stato richiesto questa procedura, gli arresti domiciliari”. “Mi scappa il sorriso perché voglio tranquillizzare tutte le persone che hanno fiducia in me, che mi vogliono bene, per dire loro che sono non tranquillo, molto di più, e io so che il giudice saprà apprezzare queste considerazioni perché veramente è una vicenda enorme, surreale, alla quale però non solo non mi sottraggo, ma dall’altro lato rispondo colpo per colpo. Buona giornata a tutti”, conclude Saverio Romano. (ITALPRESS).