Giovani siciliani in fuga dall’impiego pubblico regionale. L’allarme lo lancia l’assessore regionale alla Funzione Pubblica e alle Autonomie Locali Andrea Messina dai microfoni di Talk Sicilia, trasmissione di approfondimento del quotidiano on line BlogSicilia. “Bisogna sfatare un mito: in questo momento gli stipendi dei regionali non sono molto alti. E noi negli ultimi scorrimenti, sia quest’anno che anche l’anno scorso, abbiamo registrato circa un terzo di rinunce da parte di nostri giovani che avevano vinto i concorsi e che poi hanno detto no al momento della firma del contratto di assunzione”, dice l’assessore Messina. “E’ successo anche la scorsa settimana con questi ultimi 210 nuovi assunti – aggiunge -. Noi facciamo gli scorrimenti delle graduatorie e convochiamo gli idonei ma al momento di firmare il contratto questi rinunciano, soprattutto i giovani. Rinunciano al posto regionale perché in questo momento il compenso offerto dalla Regione Siciliana secondo il tabellare non può garantire uno stipendio appetibile”. L’Assessore Messina teme che questa tendenza al rifiuto del posto di lavoro regionale peggiori nei prossimi anni o addirittura mesi: “Stiamo lavorando ad un’attività di livellamento dello stipendio tabellare dei dipendenti della Regione Siciliana alla media delle altre amministrazioni pubbliche altrimenti rischiamo, fra qualche mese o fra qualche anno, di ritrovarci con il deserto. Dobbiamo cercare di rendere la retribuzione in linea con quello delle altre Amministrazioni come Agenzia delle entrate o INPS che chiaramente in questo momento hanno maggiore appetibilità”. “Diciamo la verità, in questo settore qualcosa è già stato fatto – ricorda l’assessore regionale -. E’ stata fatta un’azione di reclutamento che è ancora in corso. Sono previsti anche per il prossimo futuro nuovi bandi che dovrebbero vedere la luce entro dicembre. Chiaramente i nuovi bandi vanno a coprire quei profili che in questo momento sono carenti, nel frattempo stiamo usando tutte le graduatorie che sono ancora aperte”. Dopo il livellamento delle retribuzioni e il reclutamento di nuovo personale la Regione dovrà passare ai concorsi per la dirigenza: “La riforma della dirigenza – spiega – già è stata redatta, ha ricevuto già anche il parere positivo delle due Commissioni di merito, la prima Commissione Affari istituzionali e la seconda Commissione Bilancio e adesso è pronta per essere calendarizzata in Aula. Prevede una fascia unica. In questo momento ci sono nell’attuale normativa tre fasce di cui una è già del tutto esaurita da tempo, la seconda è quasi in esaurimento e quindi esisterà solamente una terza fascia. Ricordiamoci che quando devono essere nominati i direttori generali per legge in questo momento si dovrebbero nominare in ordine di fasce, quindi se ce ne sono in prima fascia bisogna dare priorità a quelli e così via. Questo spesse volte ha determinato una serie di contenziosi che purtroppo poi hanno anche ritardato l’azione amministrativa. Noi invece stiamo prevedendo, dopo una opportuna discussione con la funzione pubblica nazionale, una fascia unica che superi questa impasse”. “Ogni anno i dirigenti diminuiscono sempre di più. Solo quest’anno ne avremo 60 in meno perché vanno in pensione. Fatta la riforma potremo procedere anche ovviamente alle nuove assunzioni bandendo i nuovi concorsi. Daremo, così, la possibilità poi ai governi del futuro di poter selezionare i dirigenti generali da questa unica fascia”, conclude l’assessore Messina.
Giovani siciliani in fuga dall’impiego pubblico regionale
Lun, 06/10/2025 - 13:11
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