Nuovi dettagli emergono sul grave incidente avvenuto ieri pomeriggio in via Libertà, a Caltanissetta, quando un’Opel Corsa si è schiantata contro il dehors del Caffè Vancheri, travolgendo tavoli e sedie e sfiorando la tragedia.
Oltre alle prime testimonianze raccolte sul posto, è arrivata la conferma ufficiale: il test alcolemico eseguito in ospedale sul conducente ha dato esito chiaramente positivo. Secondo quanto trapelato, il valore sarebbe a cavallo tra la penultima e l’ultima fascia di gravità previste dall’articolo 186 del Codice della Strada, ovvero tra 0,8 e 1,5 g/l e oltre 1,5 g/l di tasso alcolemico nel sangue.
La normativa stabilisce che:
per valori compresi tra 0,8 e 1,5 g/l si configura un reato penale punito con un’ammenda da 800 a 3.200 euro, arresto fino a 6 mesi e sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno;
per valori superiori a 1,5 g/l, le pene salgono ad un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da 6 mesi a 1 anno, sospensione della patente da 1 a 2 anni e confisca del veicolo se di proprietà del conducente.
Un ulteriore elemento fondamentale è emerso grazie all’attività investigativa condotta nelle ore immediatamente successive allo schianto. Le telecamere di sorveglianza presenti in zona sono state acquisite e visionate da chi era autorizzato a farlo per stabilire con precisione le cause e la dinamica dell’incidente. Chi ha visto quei filmati ha riferito di immagini particolarmente crude e forti: l’impatto, per modalità e violenza, è apparso devastante, confermando l’ipotesi di una velocità eccessiva combinata con l’elevato tasso alcolemico.
La vicenda ha immediatamente acceso il dibattito sulle pagine social dei giornali locali che hanno riportato la notizia. Numerosi lettori hanno espresso opinioni e preoccupazioni sul tema della sicurezza stradale, sottolineando come episodi di questo tipo siano purtroppo ricorrenti e sempre più spesso legati a guida in stato di ebbrezza e velocità elevata. C’è chi ha sottolineato come, tutto sommato, si sia stati fortunati, perché l’episodio avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia di ben altre proporzioni. Altri hanno puntato il dito contro il conducente dell’auto, rimarcando la gravità dell’eccessiva velocità e dell’aver guidato in stato di ebbrezza. Non sono mancati, però, interventi che – forse con una certa superficialità – hanno spostato l’attenzione sulla posizione del dehors, insinuando questioni di natura amministrativa e autorizzativa che, onestamente, non ci sentiamo di condividere. Su questo punto si è acceso il confronto tra i “teorici” del Codice della Strada e della viabilità, in un botta e risposta tipico dei dibattiti online.
In un’estate calda come questa, con serate trascorse nei locali, nei bar e nei luoghi di ritrovo cittadini o nelle mete balneari, l’appello è chiaro: rispettare i limiti di velocità e, soprattutto, mettersi alla guida solo in condizioni di piena lucidità. Una regola che vale per tutti, ma che sentiamo di rivolgere in particolare ai giovani. Prendere esempio da un’abitudine diffusa anche in altre parti d’Italia – e in particolare al Nord – può fare la differenza: quando si esce in gruppo, uno dei componenti della comitiva si astiene dal bere per guidare al rientro in sicurezza.
Un consiglio semplice, ma che può salvare vite. Ricordiamo che, oltre a essere vietato dal Codice della Strada, l’abuso di alcol è dannoso per la salute. Bere responsabilmente e guidare in sicurezza deve essere una priorità, sempre.

