Nuova attività esplosiva al cratere di Sud-Est sull’Etna. E’ quanto emerge dal monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo. “Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe verso nord”, spiegano dall’Ingv, sottolineando che “la presenza della copertura nuvolosa limita l’osservazione dei dettagli dell’attività in corso”. Alle 21 circa di ieri, spiegano dall’Istituto, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato una tendenza all’incremento, pur se con andamento oscillante, sino a raggiungere nel corso della notte “un livello alto”. “La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico, per motivi tecnici, al momento non è affidabile – dice l’Ingv -. L’ultima localizzazione affidabile poneva il centroide nell’area del cratere di Sud-Est. Anche la localizzazione degli eventi infrasonici è affetta da problemi tecnici, ma al momento è possibile, in ogni caso, osservare un incremento del numero di eventi infrasonici caratterizzati da una modesta ampiezza e presumibilmente localizzati al Cratere di Sud-Est”.
di Redazione 3
Mar, 15/07/2025 - 18:25