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Corruzione: arrestato deputato regionale del Pd

Redazione

Corruzione: arrestato deputato regionale del Pd

Mer, 24/01/2024 - 09:13

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Turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio. Arrestato il deputato regionale del Pd, Dario Safina, dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Trapani, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip. Il politico, gia’ assessore ai lavori pubblici del Comune di Trapani, e’ destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice per il direttore generale e il direttore amministrativo della societa’ “Trapani Servizi” che svolge l’attivita’ di raccolta e trattamento dei rifiuti nel capoluogo), entrambi destinatari del divieto di dimora nei comuni di Trapani ed Erice.

Nei confronti dell’Energy Manager per la Sicilia di una societa’ operante nel settore dell’illuminazione pubblica, scatta il divieto temporaneo di esercitare attivita’ imprenditoriale o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per la durata di un anno. Tutti indagati, a vario titolo, dei reati di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio. 

 Al centro dell’indagine, condotta dai carabinieri sotto la direzione della procura di Trapani, figurerebbe l’attivita’ di dirigenti e collaboratori della societa’ “Trapani Servizi spa” che, “accordatisi preventivamente fra loro”, spiegano gli inquirenti, avrebbero turbato le due procedure concorsuali a evidenza pubblica del 2020 e 2021 per la selezione e designazione del direttore generale della societa’ (inserendovi requisiti strettamente correlati ai titoli e alle esperienze professionali dell’amministratore unico uscente, “condizionandone l’esito in suo favore”) e avrebbero adottato atti contrari ai doveri d’ufficio nelle nomine di collaboratore esterno e direttore tecnico.

Il deputato regionale Safina si sarebbe nel precedente incarico di assessore ai Lavori pubblici del comune di Trapani, accordato preventivamente con un imprenditore 45enne di Messina (manager ed energy manager per la Sicilia di una importante societa’ operante nel settore della pubblica illuminazione) e avrebbe turbato la procedura ad evidenza pubblica di “project financing” per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informandolo preventivamente sulle tempistiche di pubblicazione, sui contenuti e l’importo di base del bando, consentendo quindi alla societa’ di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di una offerta congrua rispetto a quelle degli altri concorrenti.

Il politico, inoltr,e promesso l’affidamento alla societa’, “al di fuori di ogni procedura concorsuale ad evidenza pubblica”, dei lavori di rifacimento dei sistemi di illuminazione degli impianti sportivi denominati “Campo Aula” e “Campo Coni”.

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