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Caltanissetta Protagonista: “Nuove norme, la città rischia di diventare un campo profughi. Cosa dice il sindaco Gambino?”

Redazione

Caltanissetta Protagonista: “Nuove norme, la città rischia di diventare un campo profughi. Cosa dice il sindaco Gambino?”

Gio, 21/09/2023 - 11:35

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Migranti e centri di permanenza per i rimpatri sono argomenti di attualità che riempiono le pagine dei giornali ed “intasano” i piani di lavoro del governo. Il crescente fenomeno degli sbarchi e delle problematiche connesse è anche al centro dell’attenzione dell’Europa.

Sull’argomento, pubblichiamo di seguito, un comunicato di Caltanissetta Protagonista.

Dalle notizie apparse sui giornali e dalle decisioni prese nell’ultimo Consiglio dei Ministri appare chiaro che Caltanissetta sarà confermato come Centro di Permanenza per i Rimpatri. Non ci aspettiamo niente di diverso in considerazione dell’assoluta plasticità di questo Sindaco e della sua maggioranza rispetto al fenomeno dell’immigrazione che investe ormai da anni così pesantemente la nostra città. Ma quello che ci preoccupa fortemente è il fatto che il periodo di accoglienza salga da tre mesi a diciotto mesi, il che fa presupporre che il numero di migranti da ospitare, anche attraverso altre strutture (si parla anche di caserme dismesse) salga a dismisura.

Dinanzi a questo fenomeno, che subiamo silenti e che rischia di far diventare l’intera città un campo profughi, vorremo sapere quale posizione sta assumendo il Sindaco Gambino e se si rende conto di cosa significhi per Caltanissetta assorbire un numero così esorbitante di migranti. Ci chiediamo e gli chiediamo se Caltanissetta può pensare al suo futuro basandosi esclusivamente all’accoglimento e all’assistenza di tante persone che nulla portano alla nostra economia se non ad alcune limitatissime fasce di operatori o imprenditori.

Da anni Caltanissetta ospita migranti in modo civile e caritatevole; ha cambiato perfino, in alcune aree, la sua identità; ha dimostrato grande spirito di fratellanza rinunciando a progetti e sviluppi di altra natura e ricadute, anche sul piano immobiliare, commerciale e imprenditoriale, che avrebbero dato un altro aspetto e un altro futuro alla nostra città.

Oggi si corre il rischio di assorbire un’ondata che rischia di trasformarsi in uno tsunami; si alzi la voce adesso, subito e si chiedano garanzie sui flussi che arriveranno. Portare da tre a diciotto mesi la permanenza dei migranti aprendo perfino altre strutture sarebbe davvero un colpo letale alla nostra Caltanissetta. Bonacini, presidente della Regione Emilia Romagna, noto esponente del PD ha detto che nella sua Regione di CPR non  se ne deve parlare. Roberto Gambino, adesso ci piacerebbe sentire la tua autorevole voce.

Caltanissetta Protagonista