Salute

Caltanissetta, CGIL e UIL: “troppo caldo”, venerdì un sit-in per sospendere attività rischiose dalle 12 alle 16

Redazione 2

Caltanissetta, CGIL e UIL: “troppo caldo”, venerdì un sit-in per sospendere attività rischiose dalle 12 alle 16

Gio, 27/07/2023 - 13:17

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Venerdì 28 Luglio dalle 09:30 davanti la Prefettura di Caltanissetta CGIL e UIL predisporranno un sit-in per affermare che è necessaria ed urgente un’ordinanza del presidente della Regione che preveda, in condizione di allerta per le  elevate temperature e le  percentuali di umidità, la sospensione di tutte le attività nei settori a rischio dalle 12 alle 16.

Saranno organizzati in tutto il territorio regionale  presidi davanti le Prefetture  per ribadire che ad oggi non c’è stata nessuna vera risposta da parte del governo regionale e  nazionale sull’emergenza caldo, nonostante le temperature altissime raggiunte in tutta l’isola e un rischio enorme per la salute dei lavoratori.

Si registra una crescita degli incidenti del 15% e l’aumento dei morti per colpi di calore e  i lavoratori addetti per sostenere l’emergenza  sono pochi e pochi sono i mezzi che hanno a disposizione.

 “Tutto questo è inaccettabile – dichiarano Rosanna Moncada e Salvatore Guttilla -. E’ molto preoccupante  il silenzio e l’inerzia, con cui le istituzioni pubbliche stanno rispondendo agli appelli e alle denunce che le organizzazioni sindacali hanno lanciato e continuiamo a fare di fronte alla crescita esponenziale delle minacce alla salute e alla sicurezza nei campi, nei cantieri e nelle fabbriche.

È abbastanza evidente che questa estate non sarà un caso isolato, ma ci aspettano anni sempre più caldi e con eventi atmosferici sempre più estremi. Non servono liste di consigli e buone proposte per chi ogni giorno rischia di morire di lavoro. Ci vogliono fatti concreti. Non c’è più tempo. La Regione deve predisporre immediatamente ordinanze, norme e misure urgenti”.

La stessa manifestazione è stata organizzata a Palermo in via Trinacria davanti all’assessorato della Famiglia e ad Agrigento, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani dinanzi alle Prefetture.

 “Costretti a scendere in strada per chiedere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Costretti a sit-in nei nove capoluoghi siciliani per rivendicare diritti elementari, essenziali. Sembra strano, ma è così”. Lo affermano per Cgil e Uil Sicilia i segretari Francesco Lucchesi e Ignazio Baudo. Ovunque, sarà consegnato ai rappresentanti delle istituzioni il documento redatto da Cgil e Uil per sollecitare “fatti concreti contro infortuni e morti sul lavoro che in Sicilia hanno ormai raggiunto i numeri di una strage”. “Riteniamo ormai ineludibile – si legge nel documento – un confronto strutturale con il governo regionale e le Istituzioni su strategie condivise per strutturare azioni di presidio a carattere permanente nella lotta agli infortuni mortali e gravi, alle malattie professionali. Riteniamo fondamentale rafforzare e strutturare un coordinamento permanente, che almeno con cadenza bimestrale si riunisca, all’interno dell’Osservatorio regionale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro, per la programmazione di azioni in stretto raccordo coi coordinamenti territoriali”. Per Cgil e Uil “prevenzione, formazione e informazione, nonché di presidio e vigilanza, non rappresentano meri costi, bensì strumenti di investimento nella direzione della diffusione della cultura sui temi della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro”.

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