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Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Il sindaco Miccichè: “Italia faccia squadra”

Redazione

Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Il sindaco Miccichè: “Italia faccia squadra”

Ven, 31/03/2023 - 12:55

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È AGRIGENTO la Capitale italiana della Cultura 2025. L’annuncio è stato dato durante la cerimonia tenutasi nella Sala Spadolini del MiC. Accoglienza e mobilità sono i fulcri del programma della città, con un ricco patrimonio culturale che sarà il volano del successo e del futuro sviluppo socio-economico” si legge nelle motivazioni. “Sono emozionato e orgoglioso per questo traguardo, per aver dato alla mia città questo riconoscimento importante per lo sviluppo futuro della nostra cultura, del turismo, della città stessa. Oggi non ha vinto AGRIGENTO, non ha vinto la Sicilia ma ha vinto l’Italia: nel momento storico-politico in cui ci troviamo, avere scelto questo dossier, il cui progetto è incentrato sugli scambi culturali tra i popoli, sull’accoglienza, sulle relazioni tra le grandi etnie del Mediterraneo, è un grande atto di coraggio e di estrema sensibilità della commissione e di riflesso della classe in dirigente”.

Così il sindaco di AGRIGENTO Francesco Miccichè, dopo la proclamazione del capoluogo siciliano a Capitale italiana della Cultura 2025. “Mi rivolgo ai sindaci delle altre 9 città in gara: non lasciamoci oggi, cerchiamo di creare una rete turistica nazionale dalla Val D’Aosta alla Sicilia. Facciamo come quelle nazionali sportive in cui gli atleti non si conoscono ma hanno tutti lo stesso comune obiettivo e sono legati da una cosa: l’essere italiani”.

Le altre candidate erano Aosta, Assisi, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto. Dall’anno prossimo i comuni si potranno candidare ogni anno per ospitare opere dell’arte contemporanea, avremo una Capitale dell’Arte contemporanea accanto alla Capitale della Cultura e alla Capitale del Libro, una splendida triade” ha annunciato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano durante la cerimonia.

Secondo Sangiuliano “l’Italia ha due grandi pilastri su cui fondare la propria crescita: da una parte il genio italico dell’impresa, dall’altra la cultura dei nostri territori. Venezia, Firenze, la mia Napoli, ovviamente Roma, Milano, ma è nelle città più piccole che troviamo l’autenticità profonda dell’essere italiani. Gli italiani di oggi sono all’altezza della grande storia che è stata tramandata loro? Io auspico di sì”.