Le bollette energetiche alle stelle stanno costringendo l’Ungheria a chiudere biblioteche, teatri, piscine e i suoi nuovi stadi di calcio, in vista dell’inverno, tutti edifici e strutture che non sono più in grado di far fronte all’aumento dei prezzi nel paese dell’Europa centrale. I provvedimenti, riferisce l’Afp, riguardano anche la città di Szekesfehervar, una delle più ricche del paese, gestita dal partito di Orban, dove stanno chiudendo musei, biblioteche e teatri. Anche il suo nuovo stadio cittadino da 14.000 posti ha abbassato le saracinesche questo mese per risparmiare sui costi, ha affermato il sindaco Andras Cser-Palkovics.
“Gli spazi comuni sono ciò che identificano una città. Nessuno è stato contento delle misure, ma tutti hanno accettato il fatto che fossero necessarie”, ha detto Cser-Palkovics, membro del partito Fidesz di Orban.

