Salute

La lettera di Luigi Santagati al sindaco Gambino: “Città sconsolatamente abbandonata a sè stessa, derelitta, sciatta e mortificata”

Redazione

La lettera di Luigi Santagati al sindaco Gambino: “Città sconsolatamente abbandonata a sè stessa, derelitta, sciatta e mortificata”

Dom, 04/09/2022 - 23:02

Condividi su:

Caro Sindaco di Caltanissetta, sono passati più tre anni (12 maggio 2019) dalla sua elezione. Che, si potrebbe dire, non è che sia andata granchè nonostante qualcuno della sua Giunta si affanni a parlare del grande ma oscuro lavoro fatto.D’altronde (come ho già avuto occasione di scrivere), considerando che anche nessun’altro della Giunta, se non erro, aveva mai amministrato neppure un’associazione o anche un condominio composto da un solo appartamento, non c’era molto da aspettarsi.Ed è infatti contestata da ogni parte: vedere in ultimo la richiesta di qualche tempo fa di Tony Maganuco e Massimo Pastorello a proposito delle manifestazioni estive che si conclude con: «… Cerchiamo di capire perché la classe politica che governa la città è così esterofila, così presuntuosa, così arrogante, così poco rispettosa dei professionisti dello spettacolo …».La conclusione è quella di una città sconsolatamente abbandonata a sè stessa, derelitta, sciatta e mortificata, saldamente ancorata agli ultimi posti della classifica nazionale della qualità della vita.Più di una persona, letta la lettera pubblicata qualche tempo fa, a proposito della mia contestazione alle opere urbane che si intendono eseguire, mi ha chiesto quali altre opere pubbliche potevano essere fatte al posto di quelle indicate dall’attuale giunta tra cui la «famigerata» scala mobile della scalinata Silvio Pellico.Suggerisco in appresso «solo» qualcuna tra le opere da fare che sono, purtroppo, moltissime:- Intervenire subito per l’affossamento della strada alla curva di via Maddalena Calafato sul muraglione della Grazia «altrimenti si dovranno collocare urgentemente scale mobili»;- Intervenire per l’affossamento del marciapiede in atto alla Rotonda;- Intervenire sugli alberi fuori scala (cedri del Libano?) all’inizio di Viale della Regione che corrono ormai il rischio concreto di cadere e approfittarne per modificare la viabilità di quel tratto;- Recuperare gli uffici dell’Ente Zolfi di Santa Barbara, pare offerti gratuitamente al Comune alcuni anni fa, ma rifiutati, per creare quel «Centro» che a Santa Barbara non esiste;- Realizzare il marciapiede lungo la strada di collegamento tra la città e Santa Barbara che lo aspetta da «soli» 80 anni;

– Rimettere in funzione il depuratore di Santa Barbara;- Collegare i due tronconi di via Don Minzoni;- Realizzare il marciapiede lungo Viale Stefano Candura tra la città e lo stadio di Pian del Lago, strada costantemente percorsa da residenti ma, soprattutto, immigrati;- Costruire una strada che colleghi via Xiboli e via Vespri Siciliani con viale Amedeo;- Completare la Biblioteca Comunale;- Collegare via G.B. De Cosmi con via Tenente Lilly Bennardo;- Aprire la strada tra via Filippo Turati e via Don Minzoni per dare dignità alla Scuola Elementare mortificata dal deposito di materiale edile;- Trasformare l’ex stazione di carburanti dell’Abbadia in un giardinetto che, in quei pressi, manca totalmente;- Riaprire via Pitrè chiuda ormai da più di 5 anni;- Pulire le aiuole e ripristinare le strisce pedonali in via Paladini: qualche giorno fa c’è scappato il morto;- Creare gli orti urbani per permettere un sano sfogo a tante persone;- Completare le rotatorie, «sperimentali» dal 2019, tra via Catania e via Leone XIII;- Costruire la rotatoria alla Posta di via Leone XIII;- Costruire campi urbani di sgambamento e ricreazione per cani;- Costruire una nuova e più grande piscina comunale;- Ricostruire il muro di cinta dello stadio Palmintelli transennato da anni;- Ricostruire i muri in procinto di cadere in via Xiboli vicino all’Averna;- Costruzione del previsto Campo sportivo in via Rochester;- Riapertura dei campi di bocce;- Riutilizzo del Palmintelli alla luce del previsto Campo sportivo in via Rochester;- Sostituire l’illuminazione pubblica con impianti solari;- Recupero dell’ex cine-teatro Bellini alla Provvidenza da destinare a Museo delle Vare e della Maestranza;- Dotare di impianti fotovoltaici tutte le strutture comunali;- Recupero funzionale dell’acquedotto Gerace-Geracello;- Recupero dell’area abbandonata di fronte alla Questura;- Riutilizzo delle acque depurate per l’agricoltura;- Creare una pista ciclabile sul sedime (proprietà del Demanio) della dismessa ferrovia Caltanissetta-Pietraperzia, ideale proseguimento della futura Enna-Caltanissetta.Ci sarebbe ancora tanto altro da suggerirle, caro Sindaco, ma poi rischieremmo d’ingolfare l’Ufficio Tecnico comunale su cui Ella, da geometra (così è infatti inquadrato, non come architetto) dichiarava il 31 Marzo 2019 alla presentazione della sua candidatura: «Da dipendente comunale dell’ufficio tecnico ho avuto l’opportunità di comprendere dall’interno la macchina burocratica. So​ cosa​ bisogna smontare e​ come​ rimontare per garantire che la città sia veramente vivibile per tutti i cittadini».Ho impressione che Ella se lo sia scordato e che la sua Giunta non l’abbia ascoltato.Riprendiamoci Caltanissetta. ​ Luigi Santagati.

Pubblicità Elettorale