Salute

Operazione “Sex Indoor”: a Caltagirone sgominata dalla Polizia organizzazione con quattro case d’appuntamento

Redazione 1

Operazione “Sex Indoor”: a Caltagirone sgominata dalla Polizia organizzazione con quattro case d’appuntamento

Mer, 29/06/2022 - 07:58

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Personale in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone – coadiuvato dalla Squadra Mobile di Catania e di Agrigento – ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di 8 misure cautelari custodiali, di cui 2 in carcere e le altre in regime di arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltagirone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

L’attività di indagine denominata “Operazione sex indoor” ha rivelato – mediante operazioni di intercettazioni telefoniche ed ambientali – la presenza nel territorio calatino di una vera e propria organizzazione, stabile, ben rodata, e con specifica ripartizione dei ruoli, in grado di reclutare donne (per lo più straniere) e transessuali da destinare al mercato della prostituzione, garantirne la collocazione in immobili siti in Caltagirone di proprietà dei due capi e promotori dell’organizzazione nonché l’assistenza logistica, il trasporto e la pubblicità dell’attività di meretricio mediante l’inserimento di annunci su siti di incontri: una sorta di servizio completo, a pagamento, idoneo ad assicurare ingenti profitti.

Il materiale probatorio raccolto in sede di indagini preliminari, iniziate nel febbraio 2021, costituito prevalentemente da intercettazioni, si compendia altresì in accertamenti bancari, pedinamenti, appostamenti, immagini/video estrapolati dai sistemi di sorveglianza posti in corrispondenza dei civici ove le vittime reclutate erano indotte a prostituirsi. Ed è proprio grazie a questa attività investigativa che è stato possibile visionare il via vai di clienti da dette abitazioni e gli spostamenti delle donne reclutate.

Secondo un collaudato sistema di rotazione, donne e transessuali giungevano a Caltagirone ove venivano collocate per una/due settimane nei quattro immobili di proprietà dei due fratelli, promotori dell’associazione, per poi essere destinate all’attività di meretricio gestita in altri territori, anche al di fuori della Regione.

Considerato il notevole volume d’affari, attestatosi su circa 130.000,00 euro annui, su richiesta della citata Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo di 4 immobili di proprietà degli indagati nonché il sequestro di altri beni per un valore corrispondente al profitto del reato.

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