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Mafia: Grasso, “Mi indigna l’isolamento di Fiammetta Borsellino”

Redazione

Mafia: Grasso, “Mi indigna l’isolamento di Fiammetta Borsellino”

Dom, 22/05/2022 - 09:59

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“L’isolamento” di Fiammetta Borsellino “e’ percepibile, mi indigna e mi preoccupa. Le sue parole vanno ascoltate, anche quando fanno male”. Lo afferma l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, in un’intervista al Giornale di Sicilia. “Sul periodo stragista degli anni novanta – aggiunge nel corso di un colloquio con Costantino Visconti, direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’universita’ di Palermo – ci sono cose ancora da chiarire. Ad esempio, e’ provato che gia’ nel febbraio di quell’anno per eliminare Falcone era stato organizzato un attentato a Roma. C’era gia’ un commando pronto ad entrare in azione, composto anche da Matteo Messina Denaro e Giuseppe Graviano. L’idea era quella di colpirlo fuori dalla Sicilia per spostare l’attenzione altrove, utilizzando la sigla ‘Falange armata’.

Un modo per far passare l’idea che potesse non essere stata la mafia e cosi’ evitare reazioni repressive forti. Era la linea di Provenzano e Piddu Madonia, il capomafia di Caltanissetta. Poi, all’improvviso, cambiarono strategia. Fu Riina a deciderlo. Alcuni collaboratori rivelano che disse di aver ‘trovato di meglio’ dopo aver ‘consultato persone importanti’. Chi ha ispirato quel cambio di strategia? Chi ci ha guadagnato? Di certo non Cosa nostra”.(br)

Quanto alla creazione di una commissione parlamentare sulle Stragi, “nel 2013 – sottolinea Grasso – da presidente del Senato chiesi che venne istituita, ma i partiti non vollero. Ora c’e’ un comitato che pero’ si sta occupando solo di un pezzetto del puzzle. Sono convinto che il Paese meriti tutta la verita’, almeno a livello storico se non sara’ possibile a livello giudiziario”.

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