Nominato custode dell’auto sottoposta a sequestro amministrativo e sebbene senza patente si è messo alla guida dell’auto incorrendo in un incidente stradale. Per evitare conseguenze penali e amministrative ha ben pensato di allontanarsi dal luogo dell’incidente e chiamare il 112 a cui ha denunciato il furto dell’autovettura.
Forse riteneva di aver espletato una mera formalità denunciando l’accaduto ai carabinieri ignorando, però, che la sua denuncia sarebbe stata vagliata dai carabinieri della stazione di Vezzano sul Crostolo che, dopo aver rinvenuto la vettura incidentata, nel corso dei rilievi, che gli vedeva repertare le tracce di sangue rinvenute all’interno dell’auto, si sono visti anticipare le risultanze d’indagine dal diretto interessato. Quest’ultimo, infatti, appreso dagli stessi carabinieri che il repertamento del sangue sarebbe servito per cercare risalire al ladro attraverso le indagini di laboratorio finalizzate ad estrarne il Dna, rendeva ammissione di responsabilità dichiarando di essersi inventato tutto per evitare di incorrere nei guai penali.
Era lui infatti alla guida dell’auto al momento dell’incidente che conduceva sebbene senza patente e nonostante la stessa auto fosse sottoposta a fermo amministrativo e a lui affidata in custodia giudiziaria. Per questi motivi i carabinieri della stazione di Vezzano sul Crostolo a conclusione degli accertamenti con le accuse di simulazione di reato, guida senza patente e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

