Salute

Esposto- denuncia della figlia: ”Giustizia per la morte di mamma”

Redazione

Esposto- denuncia della figlia: ”Giustizia per la morte di mamma”

Mer, 20/04/2022 - 07:45

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FONTE: LA SICILIA (R.N.)

La vittima una insegnante di 52 anni di Vallelunga visitata e dimessa dall’Ospedale di Mussomeli.

Ha perso la mamma due anni fa e chiede di avere giustizia, perchè dietro a quel decesso potrebbe esserci un caso di “malasanità”. E’ quanto sostiene Carmelina Ognibene, 26 anni anni, di Vallelungaù che ha presentato un esposto- querela per la tragica fine della madre, Giuseppina Zuzzè, 52 anni. Una vicenda giudiziaria che vede la giovane di Vallelunga chiedere notizie sull’inchiesta penale, dopo l’esposto presentato dagli avvocati Laura Ballati e Filippo William Mantegna, del foro di Enna, anche perchè è fissata la prima udienza del procedimento civile e i legali sono in attesa di conoscere come si difenderà l’Asp di Caltanissetta e i medici coinvolti.

Giuseppina Zuzzè, insegnante di 52 anni, affetta da Morbo di Crohn, nella mattina del 17 gennaio 2020 a causa di forti dolori addominali si recava al pronto soccorso dell’Ospedale “Maria Immacolata Longo” di  Mussomeli. Giunta in ospedale, si legge nell’esposto-denuncia, veniva accolta in codice verde con annotazione  di “dolore addominale” e sottoposta ad una visita generale da una dottoressa, la quale richiedeva l’esecuzione di esami ematici e di una Rx dell’addome, nel cui referto redatto da un collega. Veniva somministrato all’insegnante un farmaco e veniva dimessa nel primo pomeriggio dello stesso giorno con un referto, redatto da un altro medico, che parlava di “dolore addominale” e senza ulteriori prescrizioni. “Rientravamo pertanto a casa rassicurati dalla mancata indicazione di ricoveo da parte dei sanitari o di terapie tuttavia mia madre continuava a lamentare dolori all’addome, sintomatologia che aumentava di intensità durante la notte – ricorda  Carmelina Ognibene –  Il giorno dopo, visto il forte dolore addominale, diveuto ancora più importante e associato alla comparsa di vomito, contattavamo il nostro medico curante che consigliava di recarci nuovamente al pronto soccorso. Così mia madre veniva condotta stavolta tramite il servizio 118, al pronto soccorso di Mussomeli”. Dalla cartella clinica, l’insegnante di Vallelunga  “veniva accolta alle ore 12:09, in codice giallo, con l’annotazione “dolore addominale e vomito in paziente con morbo di Crohn”. Mia madre veniva quindi sottoposta a consulenze specialistiche chirurgica, rianimatoria ed internistica con successive esecuzione di Tc del capo-encefalo in regime d’urgenza, effettuata alle ore 14:23”. A quel punto la situazione precipita. Giuseppina Zuzzè perde conoscenza, si cerca di intervenire con altri controlli e alle 20,10 la donna viene trasferita, in codice giallo, all’Ospedale Umberto I di Enna, con diagnosi in uscita “arresto respiratorio”. Il trasferimento in urgenza veniva effettuato a mezzo elisoccorso a bordo del quale l’insegnaqnte di Vallelunga moriva. A seguito del decesso ho fatto richiesta al nosocomio delle cartelle cliniche – dice Carmelina Ognibene – ho conferito l’incarico ad un medico legale affinchè approfondisse la triste vicenda. Ebbene a parere del mio consulente vi sono state da parte del personale sanitario che ha avuto in carico mia madre delle condotte omissive assolutamente serie che ne hanno determinato la morte”. Gli avvocati Laura Ballati e Filippo William Mantegna, dicono che “ad oggi le indagini sono feme. Quali difensori della persona offesa, ad oggi non abbiamo ricevuto alcuno avviso. Dall’ultima istanza ex art.335 del codice di procedura penale, il procedimento è ancora a carico di persone ignote, nonostante in querela siano stati indicate I dottori che a parere del nostro consulente hanno posto in essere condotte omissive dalle quali è scaturita eziologicamente la morte della paziente”. R.N.

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