I Carabinieri della compagnia di Paternò, unitamente ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Catania, hanno denunciato 5 soggetti, mafiosi o familiari di mafiosi, poiché gravemente indiziati di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, utilizzando dichiarazioni mendaci e omettendo informazioni. Nell’ambito di una rapida e mirata attività d’indagine, avviata d’iniziativa, è stata approfondita la posizione dei cittadini percettori di erogazioni pubbliche da parte dello Stato, nel caso di specie del Reddito di Cittadinanza.
Gli accertamenti sono statimente prioritari indirizzati ad indentificare quelle persone che, seppur in mancanza dei requisiti richiesti dalla normativa di settore, risultano usufruire direttamente o direttamente dell’erogazione del reddito. Nello specifico, gli investigatori hanno scovato tra i beneficiari soggetti appartenenti a una consorterie mafiose attive nel capoluogo etneo e in provincia che, pur essendo gravati da sentenze passate in giudicato per i reati di associazione di tipo mafioso, hanno richiesto ed ottenuto il beneficio.
L’importo complessivo riscosso indebitamente, a vario titolo tra marzo 2020 e lo scorso settembre, è di oltre 48mila euro. L’Inps che ha confermato l’importo, su delega della procura della Repubblica di Catania ha revocato immediatamente il beneficio e avviato le necessarie procedure di restituzione di quanto illecitamente percepito, evitando così che l’erario continuasse ad elargire ai soggetti denunciati ulteriori consistenti somme non nel corrente mese.

