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Se le Forze dell’Ordine sequestravano droga al compratore, l’organizzazione criminale, esibendo il verbale di sequestro, lo “rimborsava”.

Redazione 1

Se le Forze dell’Ordine sequestravano droga al compratore, l’organizzazione criminale, esibendo il verbale di sequestro, lo “rimborsava”.

Gio, 28/10/2021 - 17:28

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Anche se al compratore veniva sequestrata la droga, l’organizzazione criminale lo rimborsava con un nuovo rifornimento dietro l’esibizione del verbale di sequestro. Questa era una delle particolarità scoperte dalla Polizia nell’operazione che ha portato all’arresto di 5 persone in provincia di Foggia e altre 4 tra Abruzzo e Molise responsabili di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di detenzione e porto di arma clandestina e di ricettazione.

La rete di spacciatori agiva in base ad un modus operandi collaudato. L’acquirente, infatti, presi contatti telefonici con il venditore, lo raggiungeva a San Bernardino dove acquisiva lo stupefacente. La droga talvolta veniva consegnata direttamente dal venditore; in altri casi, invece, avvenuto l’incontro, il cliente veniva accompagnato in un luogo prestabilito dove prelevava egli stesso la droga in alcuni punti convenzionali, secondo le indicazioni ricevute, in locali adiacenti ai luoghi di spaccio, all’interno di intercapedini o sotto le tettoie difficilmente visibili dall’esterno.

Nelle comunicazioni telefoniche usavano linguaggi convenzionali, tipici degli ambienti malavitosi per indicare la droga, i punti di incontro e stabilire le modalità della cessione. Per eludere eventuali controlli, i gruppi avevano creato un sistema di vedette con il compito di avvisare i componenti dell’organizzazione, della presenza delle forze dell’ordine.

Un’altra particolarità scoperta dai poliziotti riguardava appunto l’eventuale sequestro della droga acquistata: esibendo allo spacciatore il verbale di sequestro si poteva ottenere il rimborso attraverso nuovo rifornimento di sostanza stupefacente.

Un locale, poi, era adibito a luogo dove i numerosi consumatori, dopo aver acquistato la droga, erano soliti intrattenersi per testare la qualità dello stupefacente. Le indagini, sono state condotte dal Commissariato di P.S. di San Severo e dalla Squadra mobile di Foggia, in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine e il supporto delle unità cinofile, degli artificieri e del Reparto volo di Bari.

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