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Papa Francesco, vescovo Ragusa monsignor Giuseppe La Placa: “Mi ha detto nel 2025 verrà Giovanni XXIV”

Redazione

Papa Francesco, vescovo Ragusa monsignor Giuseppe La Placa: “Mi ha detto nel 2025 verrà Giovanni XXIV”

Mer, 29/09/2021 - 11:25

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Ho invitato il Papa a visitare Ragusa in occasione del settantacinquesimo anniversario della fondazione della Diocesi nel 2025 e il Santo Padre ha fatto un sorriso e un cenno di assenso e con una battuta mi ha risposto dicendo che nel 2025 sara’ Giovanni XXIV a fare quella visita….”. A raccontarlo e’ il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, che due giorni fa e’ stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco nella Biblioteca del palazzo apostolico in Vaticano.

“Si e’ trattato – ha aggiunto il vescovo – di un colloquio semplice cordiale e affettuoso che ha lasciato in me una profonda traccia dell’animo paterno e dello spirito apostolico del Santo Padre. Abbiamo parlato di vari argomenti legati alla vita della nostra Diocesi e ho ringraziato il Santo Padre per il suo zelo apostolico a servizio della Chiesa universale.

Prima dell’udienza monsignor La Placa ha presentato al Santo Padre il vicario generale monsignor Sebastiano Roberto Asta e l’artista comisano Giovanni Scalambrieri che, accompagnato dalla moglie Stella, ha offerto al Papa una statua in bronzo da lui realizzata raffigurante la Madonna che scioglie i nodi. Commosso lo scultore Scalambrieri: “Ho detto al Papa ‘questa e’ una preghiera per lei’ e lui mi ha risposto ‘Saro’ io a pregare per lei'”. La statuetta, alta 61 centimetri, e’ stata realizzata con la tecnica della cera persa, nella fonderia Vulcano di Mazara del Vallo. Lo scultore comisano ha fatto riferimento a una devozione molto cara a Papa Francesco che ha contribuito alla sua diffusione in Argentina e in America Latina.

A maggio il Papa ha concluso la maratona di preghiera mariana che ha coinvolto trenta Santuari in tutto il mondo proprio con la preghiera la preghiera alla Madonna che scioglie i nodi, recitando il Rosario davanti a una copia del dipinto custodito nella chiesa di San Pietro ad Augusta (in Germania) e invocando la fine della pandemia.

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