Salute

Covid, Appello pediatri e ginecologi a Ministero della Salute: accelerare vaccinazione donne in gravidanza e bambini dai 12 anni in su.

Redazione 1

Covid, Appello pediatri e ginecologi a Ministero della Salute: accelerare vaccinazione donne in gravidanza e bambini dai 12 anni in su.

Mar, 31/08/2021 - 08:45

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Dopo che la Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) ha chiesto l’obbligo vaccinale per gli adolescenti, ecco arrivare dal mondo scientifico una nuova presa di posizione: neonatologi, pediatri e ginecologi hanno lanciato un appello al ministero della Salute per accelerare la vaccinazione anti-Covid delle donne in gravidanza ed in allattamento e dei bambini di età superiore ai 12 anni.

“Sono infatti possibili rischi gravi anche per queste categorie”, avvertono gli esperti. I vaccini a mRNA, sottolineano le associazioni di specialisti in una nota, sono “assolutamente sicuri sia per le donne in gravidanza, sia per le donne che allattano. In alcuni centri di riferimento nel mondo (come a Parigi, in Israele, in Belgio, in Irlanda, negli USA) la vaccinazione in gravidanza viene offerta di routine. Non esistono controindicazioni diverse dal resto della popolazione alla vaccinazione”. Il vaccino, inoltre, “non influisce sulla fertilità della donna, né vi è alcun motivo per rimandare una gravidanza”.

Queste indicazioni, precisano, sono fornite anche in Italia dall’ultima Circolare del Ministero della Salute del 4 agosto e ribadite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento del 25 giugno. Per questo, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), la Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), la Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI), la Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP), l’Associazione Ginecologi Territoriali (AGITE) e la Società Europea di Rianimazione Pediatrica e Neonatale (ESPNIC) fanno appello al Ministero della Salute e a tutte le istituzioni perché “sia promossa il più possibile la vaccinazione delle donne in gravidanza ed in allattamento oltreché dei bambini di età superiore ai 12 anni (e più piccoli quando vaccini dedicati saranno disponibili)”.

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