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Caltanissetta: Salvatore Granata spiega la “fuga” degli editori e invita a disseppellire la “Piccola Atene”

Redazione 2

Caltanissetta: Salvatore Granata spiega la “fuga” degli editori e invita a disseppellire la “Piccola Atene”

Mar, 20/07/2021 - 10:42

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Salvatore Granata, titolare di Edizioni Lussografica spiega le motivazioni che hanno spinto gli editori ad abbandonare la Mostra degli editori indipendenti.

“Corre l’obbligo di chiarire i motivi che hanno spinto alcuni editori, Navarra, Glifo e Il pozzo di Giacobbe ad abbandonare anzitempo la Mostra degli Editori indipendenti siciliani, tanto voluta dall’Amministrazione comunale e in particolare dall’assessore alla Cultura Marcella Natale, che l’ha inserita nell’ambito degli eventi previsti “Miniera – Cultura, Turismo, Eventi”, programmati tra il periodo estivo di luglio e la ripresa di settembre.

Un contenitore molto denso di eventi e forse, anche per questo, difficile da gestire con la dovuta attenzione.

Per gli Editori che hanno deciso di lasciare sono mancati:

-orari flessibili di apertura per allestire gli spazi espositivi limitati a quelli previsti per la fruizione del museo, costringendoli ad aspettare dietro la porta nel caldo pomeriggio di giovedì;

-per non parlare della mancanza dell’acqua che ha reso inutilizzabili i servizi igienici per la prima giornata (ma per noi nisseni, abituati a non averne nei periodi più caldi dell’anno, è una consuetudine a cui non facciamo più caso);

-per non parlare del mancato funzionamento del montascale per disabili: tra i pochissimi frequentatori, una ragazza con la carrozzina non ne ha potuto usufruire.

Se da un lato gli Editori hanno elogiato il Centro storico definendolo bello, pulito e ricco di tante testimonianze di un passato rimarchevole, dall’altro ne hanno rilevato l’abbandono che, da una certa ora, diventa inquietante per la presenza di numerose persone in preda ai fumi dell’alcool (vietato nei loro paesi di origine) e che danno sfogo alle loro irrequietezze, spesso degenerando in liti o esternazioni poco rassicuranti.

È stato segnalato l’intervento delle forze dell’ordine per ben due volte nella stessa serata per sedarle.

Questo il quadro desolante ma, e ne sono più che convinto, se ci fosse stata una presenza numerosa di visitatori e di pubblico alle presentazioni, sicuramente tutto sarebbe passato in second’ordine e avrebbe sortito il successo che l’iniziativa meritava.

Perché è mancato il pubblico? Quali sono state le cause a determinarlo? Perché una città che si riempie la bocca nel definirsi “la piccola Atene”, ha disertato la manifestazione?

Non certo per la mancanza d’informazione: ne hanno parlato abbondantemente social, giornali, le televisioni locali e le migliaia di volantini distribuiti.

E allora? Forse perché il nisseno è sonnacchioso, abulico, pronto a criticare per la mancanza di valorizzazione del Centro storico, per poi non frequentarlo anche quando ce ne potrebbero essere i motivi.

Questa la causa che ha determinato l’abbandono degli Editori, che avevano aderito con entusiasmo all’iniziativa – peraltro gratuita, analoghe manifestazioni prevedono un costo, spesso oneroso, per disporre dello spazio espositivo – convinti che il post Covid avrebbe sortito una frequenza ricca di pubblico.

Sono saltate: la presentazione del libro “Raccontare Sciascia” di Angelo Campanella e Giuseppe Maurizio Piscopo, editore Navarra, e la tavola rotonda a conclusione della mostra, con la quale gli editori avrebbero spiegato cosa vuol dire Editori indipendenti, che poi piccoli non sono come qualcuno potrebbe credere.

Pazienza, e poi, sarebbe stato un azzardo, chissà dove sono stati i nisseni la domenica del 18 di luglio.

S.O.S.: forse, con lo scorrere degli anni, una frana al 10° livello di una qualche nostra miniera ha isolato la “piccola Atene” e occorre un’espertissima squadra di soccorso che la disseppellisca.

Di picconatori non ne mancano, di bastian contrari ne abbiamo a “tinchitè,” bisogna solo trovare persone di buon senso che collegialmente e remando tutti nella stessa direzione possano disseppellire l’antico retaggio e l’amore per questa città.