Salute

Caltanissetta Protagonista: “Quale strategia per incentivare le vaccinazioni”?

Redazione 2

Caltanissetta Protagonista: “Quale strategia per incentivare le vaccinazioni”?

Mer, 28/07/2021 - 12:00

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Giovanna Mulè, Salvatore Petrantoni e Michele Giarratana, Consiglieri Comunali del Gruppo consiliare di Caltanissetta Protagonista, presentano un’interrogazione consiliare al Sindaco Roberto Gambino chiedendo quali iniziative si intendono mettere in atto per stimolare e spingere la campagna vaccinale.

“Il Comune di Caltanissetta – ha sottolineato il gruppo – si è segnalato come zona ad alto rischio di contaminazione da COVID, come è possibile constatare dai lunghi periodi in zona rossa in cui è finito e dai numeri mai tranquillizzanti. Il Sindaco, inoltre, per le peculiarità e responsabilità del suo ruolo ad oggi, non si è mai distinto in azioni volte alla tutela della sua cittadinanza ma anzi è stato financo esempio negativo”.

L’interrogazione, pertanto, mira a comprendere qual è la strategia d’azione che si intende seguire per la città ed estende la domanda sulla scuola e sulla copertura vaccinale che dovrebbe essere garantita a studenti, docenti, operatori scolastici e amministrativi a poco più di un mese dalla riapertura delle scuole.

In particolare, i consilieri d’opposizione chiedono al primo cittadino se è in possesso dei dati relativi allo stato di vaccinazione della popolazione ma soprattutto degli insegnanti e degli operatori della scuola che fra un mese riprenderanno la loro attività; se conosce la percentuale del personale del Comune vaccinato; se ha previsto delle campagne di sensibilizzazione rivolte alla vaccinazione diffusa e capillare dei cittadini di Caltanissetta.

“A nostro parere – hanno proseguito nell’interrogazione, fa bene il governo a seguire un criterio progressivo, con prima il convincimento, poi una certificazione che garantisca quell’interesse della collettività di cui parla la Costituzione, e solo come rimedio ultimo un obbligo vaccinale generalizzato per tutti”. Ciò, però, secondo i rappresentanti cittadini, andrebbe indicato come tutela di un diritto dell’individuo, sia per assicurare un interesse della collettività e “la conseguenza di queste due disposizioni è molto chiara: possono essere disposti trattamenti sanitari obbligatori. Ricordiamo – hanno proseguito – ai dubitanti che obblighi vaccinali sono stati disposti già nel 1939, nel 1963, nel 1966, nel 1991 e nel 2017; che le persone in età pediatrica, da zero a 16 anni, sono già soggetti a un obbligo vaccinale; che questo obbligo riguarda ben 10 vaccinazioni. (Vale la pena ricordare che sono previste anche sanzioni: sanzioni pecuniarie e di segnalazione alle procure presso i tribunali dei minorenni. Infine, malattie una volta epidemiche, come la poliomielite e il morbillo, sono state quasi completamente sradicate, non solo in Italia, grazie a vaccinazioni obbligatorie, fatte a tappeto perché solo la copertura vaccinale a tappeto può assicurare quell’interesse della collettività di cui parla la Costituzione).

La vaccinazione – ha concluso Caltanissetta Protagonista – è davvero l’unica via risolutiva per fare ritornare il nostro popolo a vivere serenamente e in libertà visto che il cosiddetto green pass non comporta un obbligo generalizzato ma, come è stato da tanti osservato, costituisce un requisito o una idoneità, così come si richiede la patente per poter guidare un’automobile in un luogo pubblico o aperto al pubblico, si richiede una vaccinazione e la relativa certificazione per poter frequentare cinema, discoteche, ristoranti, scuole. Per l’esattezza, il green pass, a sua volta, non è una certificazione di vaccinazione perché certifica anche altri stati, quali quello di contagiato e guarito o quello di persona che ha subito un test antigenico”.

Foto: archivio