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Operazione Ika Rima. Il maggiore Pasquariello: “Traffico di droga enorme per una città come Caltanissetta”

Donatello Polizzi

Operazione Ika Rima. Il maggiore Pasquariello: “Traffico di droga enorme per una città come Caltanissetta”

Gio, 10/06/2021 - 14:20

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CALTANISSETTA – “Un giro economico enorme per una città come Caltanissetta“. ‘Fiumi’ di droga inondavano con cadenza periodica Caltanissetta e ‘fiumi’ di denaro affluivano nelle tasche della gang nigeriana, articolazione della storica organizzazione criminale cultista denominata “Eiye”, sgominata oggi dall’operazione dei carabinieri di Caltanissetta che hanno arrestato 16 persone (due nissene) nel corso di un’operazione coordinata dalla Dda della locale.

Alcuni dettagli sul narcotraffico, trasporto e curiosità, sono state fornite, durante la conferenza stampa, dal maggiore Fabio Pasquariello che dirige il nucleo investigativo dei Carabinieri.

“Un traffico di droga enorme per una città come Caltanissetta – ha sottolineato Pasquariello – con profitti esorbitanti per i criminali. Tutti clienti nisseni, alcuni addirittura acquistavano droga dai nigeriani per poi rivenderla. La gang si approvvigionava con costante periodicità di cocaina, marijuana ed hashish da Napoli, Catania e Palermo”.

Nell’inchiesta “IKA RIMA”, quale attività di riscontro, svoltasi dall’ottobre 2019 al dicembre 2020, sono state arrestate in flagranza di reato 37 persone, sequestrati 23 kg. di marijuana, 11 kg. di hashish, 1 kg. di cocaina, 200 gr. di eroina e 526 piante di marijuana, contanti per un totale di 12.000,00 euro.
Lo stupefacente sequestrato, immesso sul mercato clandestino, avrebbe fruttato circa un milione di euro di profitto. Le comunicazioni con gli acquirenti avvenivano quasi esclusivamente con messaggi sui telefonini.

Pasquariello evidenzia la forza della banda criminale: “Non avevano nessuna difficoltà a reperire manodopera. Hanno sostituito in tempo brevissimo le 37 persone arrestate in due anni. La loro attività di acquisto e spaccio era incessante. Nonostante i profitti vivevano in condizioni disumane. Utilizzavano sovente per il trasporto gli ovulatori, peculiarità dei nigeriani e dei corrieri del SudAmerica”.

I cosidetti “ovulatori” sono i portatori “corporali” di droghe illegali (nella maggior parte dei casi eroina e cocaina). I pacchetti, preparati utilizzando materiali diversi (plastica, gomma, lattex, nastro isolante, preservativi), vengono introdotti per via orale, rettale o vaginale e recuperati una volta che il corriere ha raggiunto la meta.

Abbiamo dovuto spesso far ricorso – illustra Pasquariello – all’ecografia, ovviamente tramite la collaborazione della Dda, che svelava immediatamente gli ovuli. In merito al nome dell’operazione Ika Rima anche gli interpreti sono andati in difficoltà. Ipotizziamo, si tratta soltanto di un’ipotesi, possa essere un luogo poiché spesso veniva invocato dai nigeriani prima e durante le loro riunioni; è come se io che sono veneto, invocassi Venezia”.

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