“Dal 1968 al oggi sono stati spesi tra progetti, pareri, valutazioni, dipendenti, gare e appalti vari sono stati spesi oltre 400 milioni di euro, cioe’ mezzo miliardo di euro, per un Ponte che non c’e’.
Quella che si diceva dovesse essere l’ottava meraviglia del mondo e’ gia’ costato 400 milioni di euro piu’ altri 700 milioni che rischia di dover costare il contenzioso con l’ex Impregilo, la societa’ che aveva vinto il bando per compiere l’impresa.
Oltre 1,1 miliardo di euro per non realizzare il progetto del Ponte gia’ approvato, che secondo tutti gli studi dal 1968 ad oggi, incluso quella della commissione voluta dal Ministro De Micheli, e’ confermato che la Grande Opera e’ ‘necessaria’ per il rilancio de Sud, della Calabria e della Sicilia. Vi e’ un solo progetto del Ponte approvato sia dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, dal CIPE, da RfI e da Anas.
Questi ultimi avevano gia’ escluso altre ipotesi che prevedevano ponti a piu’ campate.Se si decide di studiare nuovamente l’ipotesi di un ponte a piu’ campate, significa spendere altre nuove risorse, ma soprattutto oggi, si certifica, per la prima volta, che il nostro Paese ha deciso di considerare ‘sprecati’ 400 milioni di euro spesi in progetti, gare, personale, societa’ di studio dal 1968 ad oggi, e, inoltre, si preferisce rischiare di pagare la penale di ulteriori 700 milioni di euro ad Impregilo societa’ che aveva vinto il bando il gara, piuttosto che realizzare l’Opera quasi a parita’ di risorse.
È il momento storico per dire SI al SUD. Deve prevalere il buon senso tra i partiti cosi’ come stiamo dimostrando oggi tra uomini de Sud di estrazione politica diversa. Oggi che si investe per rilanciare l’Italia, non possiamo non rilanciare il Sud, e questo passa soltanto attraverso la realizzazione dell’alta velocita’ e capacita’ ferroviaria attraverso il collegamento stabile della penisola all’Isola.
Mettiamo da parte ogni posizione ideologica e pensiamo al Paese e al Sud. Ho piena fiducia nel presidente del Consiglio Mario Draghi”. Cosi’ il senatore Marco Siclari durante la presentazione del “Patto del Ponte”, firmato a Villa San Giovanni lo scorso 7 maggio.

