“Durante gli interrogatori, nessuno avrebbe suggerito a Vincenzo Scarantino cosa riferire”.
E’ quanto ha affermato il luogotenente della Dia Giandomenico Fenu, deponendo nell’ambito del processo sul depistaggio delle indagini successive alla strage di via D’Amelio che si celebra a Caltanissetta. “Sul verbale venivano annotate tutte le persone presenti”, ha aggiunto il teste.
L’ex picciotto della Guadagna, successivamente, si sarebbe rivelato un falso collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni avrebbe depistato le indagini su via d’Amelio.
“Quando c’era qualche pausa – ha detto il teste – veniva dato atto sul verbale. Ero presente all’interrogatorio che fu fatto a Scarantino nel giugno del ’94. Nessuno ha mai chiesto a Scarantino di aggiustare quello che riferiva. Quando gli venne mostrato un album fotografico, non riconobbe alcune persone tra le quali i fratelli Graviano”. Cro

