Salute

Covid in piena terza ondata, Cartabellotta (Gimbe) commenta contagi, vaccini e riaperture

Redazione 2

Covid in piena terza ondata, Cartabellotta (Gimbe) commenta contagi, vaccini e riaperture

Gio, 08/04/2021 - 11:23

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Se a livello nazionale la variazione percentuale dei nuovi casi e i casi attualmente positivi sono in calo, la variazione percentuale dei nuovi casi cresce in 4 regioni, in particolare in Sicilia e Sardegna dove l’incremento supera il 50%.

In 10 regioni, infine, l’aumento dei casi attualmente positivi attesta inequivocabilmente che il calo dei nuovi casi e’ ancora esiguo.

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, diffonde e commenta i dati emersi sul monitoriaggio indipendente sullo stato attuale della pandemia da Covid 19 nella settimana 31 marzo-6 aprile 2021.

Rispetto alla precedente valutazione si registra una diminuzione dei nuovi casi (125.695 vs 141.396), legata in parte alla netta riduzione dell’attività di testing. In lieve calo anche i decessi (2.868 vs 3.000), i casi attualmente positivi (555.705 vs 562.832) e le persone in isolamento domiciliare (522.625 vs 529.885).

Sostanzialmente stabili i ricoveri con sintomi (29.337 vs 29.231) e le terapie intensive (3.743 vs 3.716).

Le soglie di allerta di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (>40%) e in terapia intensiva (>30%) si attestano rispettivamente al 44% e al 41%, con 8 Regioni sopra soglia per l’area medica e 14 sopra soglia per le terapie intensive.

“La lenta discesa dei contagi nelle ultime due settimane – aggiunge Cartabellotta – sovrastimata dal drastico calo dei tamponi non deve alimentare irrealistiche illusioni. La riduzione è dovuta al tracollo dell’attività di testing durante il periodo pasquale: -128.141 persone testate rispetto alla settimana precedente e -304.499 rispetto a quella ancora prima”.

Oggi siamo in piena terza ondata, con una situazione ospedaliera molto critica in oltre meta’ delle regioni e, al di la’ dell’aneddotica e di studi preliminari, non esistono terapie domiciliari di documentata efficacia utilizzabili su larga scala per ridurre le ospedalizzazioni”.

“Sul fronte vaccini – aggiunge – il ritmo della campagna e’ ancora lontano dagli obiettivi fissati per aprile dal piano Figliuolo, il caso AstraZeneca rischia di determinare ulteriori rallentamenti, la copertura vaccinale di anziani e’ ancora insufficiente e quella dei soggetti fragili non nota”.

“Infine, nel piano delle riaperture e’ fondamentale tenere conto che non sono stati attuati interventi strutturali ne’ a livello sanitario (potenziamento testing & tracing) ne’ a livello di sistema (mezzi di trasporto, areazione scuole e locali pubblici, etc).

In questo scenario, spettano al governo Draghi ardue scelte politiche per contemperare il diritto alla salute con gli altri diritti e le liberta’ tutelati dalla Costituzione al fine di consentire il rilancio delle attivita’ economiche e la ripresa del Paese” – conclude Cartabellotta.

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