Salute

Scuola, Azzolina: Maturità seria, non light. I dettagli nei prossimi giorni

Redazione

Scuola, Azzolina: Maturità seria, non light. I dettagli nei prossimi giorni

Gio, 21/01/2021 - 17:46

Condividi su:

La maturità del 2021 sarà “un esame serio e non light”, è l’unica certezza, per ora. Perché con l’anno scolastico abbondantemente iniziato, si rincorrono le indiscrezioni sull’esame di Stato. Quello del 2020 è stato senza prove scritte, con un maxi-orale e le bocciature bloccate. Secondo una ricostruzione di Repubblica, nel 2021 si dovrebbe mantenere il maxi-orale, senza scritti, ma con la possibilità di bocciare il candidato. Ipotesi che la ministra Lucia Azzolina, in provincia di Firenze dove incontra il governatore della Toscana Eugenio Giani, non conferma e non smentisce: “Al ministero dell’Istruzione per il momento non abbiamo preso alcuna decisione”, fa sapere, rimandando i dettagli ai prossimi giorni, dopo le “interlocuzioni in corso” (con le consulte degli studenti, le famiglie, i sindacati e le associazioni dei docenti).Si farà una sintesi, assicura, e “nel giro di pochi giorni diremo come si farà l’esame”.

Il termine ‘Maturità light’ coniato lo scorso anno, non le piace: “Sarà sicuramente un esame serio, che deve tener conto ovviamente dell’anno scolastico che i nostri studenti e le nostre studentesse stanno affrontando, e deve essere soprattutto un esame per cui la decisione venga condivisa con tutti”.Gli studenti delle scuole superiori sono tornati parzialmente in presenza solo in alcune Regioni, ce ne sono altre che continuano con la didattica digitale. Azzolina rivendica la Dad (“ci ha permesso di affrontare lo scorso anno scolastico, di salvarlo, di creare un rapporto che si sarebbe interrotto brutalmente fra gli insegnanti e i nostri studenti”), ma non la difende più: “Deve essere uno strumento limitato nel tempo. Non di certo per un anno intero”. E’ la prima sostenitrice invece della riapertura dei cancelli perché, insiste “la scuola è vita” e se gli studenti escono da casa, “tanto vale che vadano in un ambiente controllato come la scuola”. Non tutti però sono convinti che ci siano le condizioni necessarie per un rientro tra i banchi in sicurezza. In Veneto il governatore leghista Luca Zaia continua a tenere il punto e incassa l’appoggio del Tar, che respinge il ricorso sulla sua ordinanza per la didattica a distanza al 100% alle superiori: “E’ una bella notizia – commenta lui -, l’ulteriore dimostrazione che qui non si fanno ordinanze per partito preso”. La scuola in Veneto dovrebbe riaprire l’1 febbraio, ma il governatore è cauto: “Ci porremo la questione la prossima settimana, dobbiamo farlo con oculatezza”. Con il Veneto, le altre Regioni che attendono di riaprire sono la Lombardia, la Sicilia e la provincia di Bolzano (in zona rossa), la Liguria, l’Umbria, la Campania, la Puglia, che dovrebbero riaprire lunedì 25. Mentre Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Friuli Venezia Giulia non riprenderanno prima dell’1 febbraio.

Pubblicità Elettorale