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Rassegna Stampa. Va in pensione l’archeologa nissena Rosalba Panvini

Isabella di Bartolo - Repubblica.it

Rassegna Stampa. Va in pensione l’archeologa nissena Rosalba Panvini

Ha guidato le soprintendenze di Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Catania e, proprio nel capoluogo etneo, Rosalba Panvini ha concluso la sua lunga carriera amministrativa pubblica
Gio, 03/12/2020 - 10:26

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Ha guidato le soprintendenze di Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Catania e, proprio nel capoluogo etneo, Rosalba Panvini ha concluso la sua lunga carriera amministrativa pubblica. Va in pensione l’archeologa e docente nissena, lasciando una lunga lista di obiettivi raggiunti tra cui, l’ultimo, la “Carta di Catania” che permetterà l’apertura dei depositi di musei e soprintendenze siciliane, progetto nato in collaborazione con associazioni e istituzioni. La sinergia ha sempre caratterizzato l’operato di Rosalba Panvini: “ e continuerà a farlo perché da oggi mi dedicherò all’Università e alla ricerca”.

Laureata in Lettere antiche all’Università di Catania con una tesi dedicata alla ricerca archeologica su Castellazzo, a Palma di Montechiaro, e specializzata alla Scuola di archeologia etnea, è entrata nella pubblica amministrazione nel 1984. Nel 2009, unica tra gli archeologi italiani seduta al tavolo del convegno di studi dell’Academies iscriptiones et belle lettres in Francia; nel 2011 insignita del riconoscimento di Cavaliere al merito della Repubblica e componente dell’Istituto di studi germanici.

Direttrice di musei, curatrice di mostre internazionali, autrice di pubblicazioni e direttrice di indagini archeologiche, tra i suoi numerosi lavori si annoverano la scoperta della nave greca di Gela e l’indagine archeologica dell’acropoli della polis, oltre alla necropoli di Dessueri, l’emporio di Bosco Littorio e, ancora, lo studio della necropoli di monte Polizzello, lo scavo di Caltabellotta e molte indagini su campo svolte con il pieno coinvolgimento di studenti e laureandi.

Una lunga carriera che non le ha risparmiato vicende complicate come quella del resort autorizzato sull’isolotto di Capo Passero, in qualità di soprintendente di Siracusa, per la quale è stata oggetto di querelle giudiziaria conclusasi pochi giorni fa con la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha sancito la correttezza del suo operato. “Sono sempre stata serena – commenta – e continuerò ad esserlo. Si chiude un capitolo importante della mia vita che continua all’Università sempre nel segno dell’amore per il nostro patrimonio”.

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