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Migranti, assegni familiari: ora spettano anche agli stranieri con moglie e figli nei paesi d’origine

Redazione

Migranti, assegni familiari: ora spettano anche agli stranieri con moglie e figli nei paesi d’origine

Gio, 26/11/2020 - 18:48

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Con due sentenze depositate oggi la Corte di Giustizia ha messo fine a una anomalia del regime italiano degli assegni familiari: secondo la legge italiana il lavoratore italiano puo’ computare il proprio nucleo familiare (ai fini del diritto agli assegni) inserendo anche i familiari residenti all’estero, mentre il lavoratore straniero, pur versando all’Inps i medesimi contributi, puo’ inserire nel nucleo familiare solo i familiari residenti in Italia: con la conseguenza che, a seconda del numero di familiari o del reddito, puo’ restare totalmente privo di assegni o puo’ percepirlo in misura inferiore all’italiano.

La Corte ha sancito che tale diversita’ di trattamento e’ in contrasto sia con due direttive, la 109/2003 e la 2011/98, che “mirano a creare condizioni uniformi minime nell’Unione a riconoscere che i cittadini di paesi terzi contribuiscono all’economia dell’Unione con il loro lavoro e i loro versamenti contributivi di imposte e a fungere da garanzia per ridurre la concorrenza sleale tra i cittadini di uno stato membro e i cittadini di paesi terzi derivante dall’eventuale sfruttamento di questi ultimi” e non consentono pertanto (salvo casi particolari) trattamenti differenziati.

“Si tratta di un’ulteriore affermazione importante del principio di uguaglianza tra MIGRANTI e lavoratori autoctoni – afferma Alberto Guariso, avvocato di Asgi che ha seguito il contenzioso sino alla Corte Europea – che conferma tra l’altro la valorizzazione del legame familiare anche quando questo viene provvisoriamente spezzato dalla migrazione”. In passato molti giudici avevano gia’ riconosciuto il diritto facendo diretta applicazione delle direttive, ma poi la Cassazione aveva preferito chiedere alla Corte Europea la corretta interpretazione delle norme dell’Unione e la Corte di Lussemburgo ha dato oggi la risposta.

Da oggi i lavoratori stranieri che hanno lasciato in patria moglie o figli possono richiedere gli assegni al nucleo familiare per i cinque anni antecedenti la richiesta”. Asgi esprime soddisfazione per queste decisioni che rappresentano un ulteriori vincolo per il legislatore italiano affinche’ vengano rimosse le molte differenze di trattamento tra lavoratori italiani e stranieri che ancora permangono.

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