Salute

Il vice ministro Cancelleri (M5S) sui dati della sanità siciliana: “In Sicilia alla politica che ci governa importa solo il “colore”.

Redazione 1

Il vice ministro Cancelleri (M5S) sui dati della sanità siciliana: “In Sicilia alla politica che ci governa importa solo il “colore”.

Sab, 21/11/2020 - 13:50

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“I dati della sanità siciliana sono falsi? Dopo quanto si legge oggi sul giornale La Sicilia o ascoltare l’audio in allegato del dirigente a capo del coordinamento dei dati della sanità siciliana, purtroppo i dubbi che sorgono non sono pochi”.

A sostenerlo è il vice ministro delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri. “Il governo centrale – sostiene il vice ministro nisseno – per prendere decisioni corrette, chiaramente necessita di dati corretti, ma forse in Sicilia alla politica che ci governa importa solo il “colore” per continuare a fare propaganda.

Forse non è chiara una cosa, il colore delle zone differenziate, non è un premio o un giudizio del Governo, è il risultato del confronto di 21 parametri, che riguardano anche le condizioni della sanità regionale, per garantire in sicurezza aperture e spostamenti dei cittadini.

Chiudere tutto e tornare tutti indistintamente in lockdown sarebbe la decisione più semplice da parte del Governo Conte, invece no! Perché oltre alla difesa della salute va salvaguardata anche la tenuta economica di un intero territorio. Per questo raccogliere i dati in modo puntuale e corretto è fondamentale.

Se i numeri di posti in terapia intensiva della regione Sicilia, trasmessi al governo centrale dal governo Musumeci, non corrispondessero alla realtà non solo sarebbe grave, ma metterebbe seriamente in pericolo la salute dei siciliani.

Ad oggi tutti gli show del presidente Musumeci e le lagne dell’assessore Razza il giorno della decisione di fare della Sicilia zona arancione risultano inappropriati e fuori luogo. Un governo regionale perennemente in ritardo e in polemica con ogni decisione presa a Roma non fa il bene dei siciliani, soprattutto se per un colore si è disposti a dichiarare posti di terapia intensiva che un siciliano in pericolo di vita in realtà non troverebbe”.

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