Salute

Italia, Coronavirus. Gimbe: picco dei nuovi casi, in una settimana +42,4%

Redazione

Italia, Coronavirus. Gimbe: picco dei nuovi casi, in una settimana +42,4%

Gio, 08/10/2020 - 18:04

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La curva dei contagi da coronavirus in Italia sta crescendo con un ritmo decisamente sostenuto. E’ quanto rivela il monitoraggio della Fondazione Gimbe: nella settimana 30 settembre-6 ottobre, rispetto alla precedente, è stato infatti registrato un netto incremento nel trend dei nuovi casi (17.252 vs 12.114) pari a un aumento del 42,4%.

l numero dei casi testati è di poco superiore rispetto alla settimana precedente: 429.984 vs 394.396. Cresce inoltre anche il rapporto positivi/casi testati: 4% vs 3,1%.

Cresce il numero dei decessi e delle terapie intensiveRispetto alla settimana precedente, si registra un aumento anche dei decessi +18 (+13,1%), dei ricoverati in terapia intensiva: +48 (+17,7%), dei ricoverati con sintomi: +577 (+18,9%); nuovi casi: +17.252 (+42,4%); casi attualmente positivi: +9.504 (+18,8%); casi testati +35.588 (+9%); tamponi totali: +63.351 (+9,7%).

“Da metà luglio decuplicati i nuovi casi”“Nell’ultima settimana – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – la curva dei contagi si è impennata, in conseguenza del netto incremento del rapporto positivi/casi testati. Si conferma inoltre la crescita costante dei pazienti ospedalizzati con sintomi e di quelli in terapia intensiva”.

Da metà luglio i nuovi casi settimanali sono più che decuplicati (da poco oltre 1.400 a più di 17.000), con incremento del rapporto positivi/casi testati dallo 0,8% al 4%. Tale dinamica ha generato il progressivo aumento dei casi attualmente positivi, quintuplicati da fine luglio: da 12.482 a 60.134. “L`incremento del rapporto positivi/casi testati – spiega il presidente – conferma che il virus circola in maniera più sostenuta: per questo nelle Regioni dove supera il 5% è cruciale potenziare le attività di testing & tracing”. Nella settimana 30 settembre-6 ottobre si tratta di Liguria (7,7%), Campania (6,3%) , Provincia autonoma di Trento (6,8%), Piemonte (6,2%) e Valle d`Aosta (5,4%).

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