Salute

Covid19 ‘azzera’ la sanità in Sicilia, abbandonati i bambini con malattie neurochirurgiche rare

Redazione

Covid19 ‘azzera’ la sanità in Sicilia, abbandonati i bambini con malattie neurochirurgiche rare

Mer, 28/10/2020 - 10:49

Condividi su:

Tra le conseguenze collaterali del covid ci sono i disagi, che la pandemia ha reso quasi insuperabili, per i bambini affetti da malattie neurochirurgiche rare e per le loro famiglie. A parlare è Cira Maniscalco, presidente del comitato spontaneo Co.Sma.Nn (malattie rare neurologiche e neurochirurgiche in Sicilia) che fa sentire la sua voce per ricordare che il coronavirus ha adombrato, ma non fatto sparire, alcune criticità del sistema sanitario locale, fra cui la mancanza di una neurochirurgia pediatrica in Sicilia, assenza che è anche la principale causa di numerosi viaggi della speranza di piccoli pazienti in cerca di cure verso il Nord Italia.

“A fare le spese – ha detto Cira Maniscalco – del terribile momento storico che stiamo vivendo sono soprattutto i pazienti in età pediatrica affetti da questo tipo di patologie cui, a causa del covid, sono state rimandate visite ambulatoriali, tac e risonanze, accertamenti indispensabili per monitorare lo stato di salute di questi bambini. L’assenza di una neurochirurgia pediatrica rende questi fanciulli fantasmi, ammalati invisibili, privi di un neurochirurgo pediatrico di riferimento che prenda in carico la loro patologia e li segua nel decorso.

A questa zavorra si aggiungono gli slittamenti a data da destinare prestazioni ambulatoriali ed esami diagnostici. Non abbiamo ricevuto notizie aggiornate rispetto alla manifestazione d’interesse indetta per la ricerca di un partner con cui realizzare un reparto di neurochirurgia pediatrico a Palermo, cui avrebbe partecipato come unico soggetto interessato, l’Ismett; ma nulla di più sappiamo a tal proposito. Mi appello, pertanto, alle istituzioni competenti, affinchè anche in questa difficile fase emergenziale non abbandonino il progetto di costruire un reparto fondamentale per la cura di questi piccoli pazienti, così da non aggiungere sofferenza a sofferenza in soggetti già particolarmente fragili”.

L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da covid19 ha necessariamente rallentato i percorsi diagnostici e terapeutici ma adesso bisogna correre ai ripari prima che la situazione sfugga del tutto di mano. (di Maria Modica, fonte blogsicilia.it)