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Carabiniere ucciso nel 1987: chiesto il giudizio per 3, anche per nisseno militare dell’arma

Redazione

Carabiniere ucciso nel 1987: chiesto il giudizio per 3, anche per nisseno militare dell’arma

Mer, 13/05/2020 - 17:31

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La Procura di Ravenna ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone per l’omicidio di Pier Paolo Minguzzi, il 21enne studente universitario, rampollo di una famiglia di imprenditori di Alfonsine, nel Ravennate, e carabiniere di leva alla caserma di Mesola, nel Ferrarese. Venne sequestrato a scopo di estorsione la notte del 21 aprile 1987 mentre rincasava, strangolato e gettato nel Po di Volano, incaprettato a una pesante grata sradicata da un casolare abbandonato di Vaccolino, sempre nel Ferrarese.

Tre, secondo quanto riportato dalla stampa locale, sono i reati contestati in concorso: sequestro di persona, occultamento di cadavere e omicidio pluriaggravato. Sotto accusa, due ex carabinieri all’epoca in servizio alla caserma di Alfonsine: Orazio Tasca, 55enne di Gela (Caltanissetta) ma da tempo residente a Pavia; e Angelo Del Dotto, 57enne di Ascoli Piceno.

E poi c’e’ l’idraulico del paese, il 64enne Alfredo Tarroni. L’udienza e’ stata fissata davanti al Gup di Ravenna per meta’ giugno. Il fascicolo, aperto inizialmente contro ignoti, era stato archiviato a meta’ anni ’90. Ma a inizio 2018, i Pm Alessandro Mancini e Marilu’ Gattelli, anche in seguito a un esposto dei familiari del ragazzo, avevano sia riletto elementi gia’ emersi all’epoca che valutato nuovi elementi probatori nati dalle verifiche della squadra mobile ravennate e dello Sco di Roma.

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