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Scuola. Le difficoltà di Giuliano, il papà: “Una società incivile senza il valore della diversità”

Redazione

Scuola. Le difficoltà di Giuliano, il papà: “Una società incivile senza il valore della diversità”

Gio, 13/02/2020 - 21:31

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Non chiamatela società civile. Una società frivola, razzista, senza cultura, senza bellezza e senza il valore della diversità. Perché solo dove la diversità viene accolta come un valore, come una possibilità di arricchimento interiore, si può avere il rispetto. Ma questa cultura, deve trovare un suo fondamento nelle Istituzioni. Purtroppo però è diventata una consuetudine per le istituzioni e, soprattutto in questi ultimi due anni, per la ex provincia regionale di Caltanissetta e non solo, calpestare e ignorare il mondo delle diversità, trincerandosi dietro i mancati pagamenti della Regione per sottrarre ai nostri figli, che vivono la loro situazione di disabilità già con immenso disagio, alcuni diritti importanti. Adesso vi racconto di mio figlio. Giuliano, 16 anni, III° anno dell’istituto per geometri, con la sindrome di Down segue il programma per obiettivi minimi. Tanti sacrifici, non solo economici, per studiare.Interi pomeriggi ed intere serate trascorse sui libri per riuscire a conseguire il suo obiettivo, che è quello di diplomarsi. Tutto questo con l’aiuto di insegnanti di sostegno e assistenti alla comunicazione. Purtroppo i servizi che fornisce la ex provincia regionale (ovvero assistenti alla comunicazione , assistenti igienico sanitari), non sempre sono garantiti, pertanto il servizio è a singhiozzo. Ricade sulla famiglia, quindi, tutto il lavoro. E nel mio caso, posso solo dire di essere fortunato perché Giuliano è supportato nello studio e non solo, da familiari che lo seguono con dedizione ogni pomeriggio. Per l’immediato futuro, abbiamo saputo che a metà marzo i servizi, causa mancanza di fondi, verranno interrotti.

Questa interruzione dei servizi, chiaramente si ripercuoterà sull’andamento scolastico di tutti i nostri ragazzi ma avrà anche altri risvolti.

Infatti l’Istituto di Giuliano, nel rispetto di una delle ultime riforme scolastiche che prevede che dal terzo anno tutti gli alunni partecipino a percorsi di alternanza scuola-lavoro, aveva organizzato alcuni giorni presso una struttura all’uopo destinata che però si trova in un’altra regione. Giuliano, come ogni persona con disabilità non può viaggiare da solo, deve essere accompagnato da qualcuno e soprattutto, trattandosi di una disabilità cognitiva, necessita di un assistente che dorma con lui la notte. La Provincia ha fatto sapere che questo servizio non può essere erogato per mancanza di fondi. Quindi, o la famiglia assume una persona che accompagna Giuliano sostenendo tutte le spese relative alla persona stessa e al viaggio che è a totale carico della famiglia (oltre la quota dello studente), oppure Giuliano non potrà partecipare a questo percorso di alternanza scuola lavoro. Tutto ciò non solo lede il suo diritto allo studio in quanto l’alternanza scuola lavoro è obbligatoria, ma distrugge il lavoro di integrazione fatto in tutti questi anni perché non saprei come spiegare l’impossibilità di partecipare a questo viaggio insieme ai suoi compagni senza dover sottolineare la sua “diversità” che viene calpestata dalle istituzioni.

Credo che sia inutile aggiungere altro, se non, forse, che questa è una Società che rischia di perdersi, come sempre accade quando essa stessa si svuota dei valori fondamentali come il rispetto della dignità umana, il rispetto dei diritti di tutti, l’accoglienza e l’empatia.

Daniele d’Aquila

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