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Nell’ennese, commemorato il tenente colonnello Emanuele Tuttobene trucidato dalle Brigate Rosse nel 1980

Redazione

Nell’ennese, commemorato il tenente colonnello Emanuele Tuttobene trucidato dalle Brigate Rosse nel 1980

Dom, 26/01/2020 - 10:19

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È stato ricordato anche a Valguarnera, suo luogo d’origine, il Tenente Colonnello Emanuele Tuttobene trucidato ben quarant’anni fa dalle Brigate Rosse.

Nato nel piccolo centro della provincia di Enna nel 1923, il Tenente Colonnello Emanuele Tuttobene intraprese la carriera militare dapprima come ufficiale di complemento e successivamente, una volta in servizio permanente, resse vari comandi territoriali in Piemonte – quali il gruppo di Cuneo – in Calabria e Liguria. Qui era a Capo dell’Ufficio Operazioni, Informazioni e Addestramento della Legione Carabinieri di Genova, quando il 25 gennaio 1980, alle ore 13:15, l’auto sulla quale viaggiava, con il suo autista, l’Appuntato Antonino Casu, venne intercettata da un commando di terroristi che esplose contro i militari numerosi colpi d’arma da fuoco, uccidendoli da distanza ravvicinata. L’attentato venne rivendicato alla redazione del quotidiano “Il Secolo XIX” dalle Brigate Rosse – colonna Francesco Berardi. Nel volantino di rivendicazione dell’attentato si sosteneva che il colonnello Tuttobene era “il comandante della struttura di spionaggio dei carabinieri … che lavora in strettissimo rapporto con la NATO”. Successivamente, con D.P.R. dell’8 maggio 1981, venne insignito Medaglia d’oro al valor civile alla memoria con la seguente motivazione “Capo Ufficio O.A.I.O. di Legione Carabinieri particolarmente impegnato nella lotta contro la criminalità eversiva, assolveva i propri compiti con responsabile impegno ed assoluta dedizione, perseverando nella propria missione nonostante le malferme condizioni di salute e pur consapevole dei gravissimi rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati terroristici diretti, in specie, contro militari dell’Arma. Proditoriamente fatto segno, in un vile attentato, a numerosi colpi d’arma da fuoco esplosigli contro da un gruppo di terroristi, sacrificava la vita ai più nobili ideali di giustizia ed elevato senso del dovere”. Una Messa è stata celebrata presso la Chiesa di San Giuseppe, alla presenza dei familiari del Caduto e dei Vertici delle Autorità civili e militari della Provincia. A conclusione della cerimonia religiosa il Comandante Provinciale di Enna, Colonnello Saverio Lombardi, ha rievocato ai presenti la figura sia dell’Ufficiale tragicamente trucidato in una delle pagine più buie della storia italiana, sia di un altro appartenente all’Arma originario di Valguarnera, il Carabiniere Giuseppe Barbarino, ucciso il 25 gennaio di 49 anni fa, a Novi Ligure in un conflitto a fuoco durante una traduzione ferroviaria di detenuti. A seguire la nipote dell’Ufficiale, Marcella Tuttobene, ha ringraziato l’Arma per l’odierna iniziativa di commemorazione e letto una toccante lettera scritta per l’occasione dai figli del Colonnello Tuttobene. Successivamente sono state deposte presso le tombe dei due Caduti site nel cimitero di Valguarnera delle composizioni floreali offerte dalla locale Amministrazione comunale e dall’Arma dei Carabinieri.

 

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