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DIA: in Sicilia cresce l’egemonia della mafia nigeriana, uso indiscriminato di violenza

Redazione

DIA: in Sicilia cresce l’egemonia della mafia nigeriana, uso indiscriminato di violenza

Ven, 17/01/2020 - 18:45

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I principali gruppi e cults nigeriani presenti in Italia “nel tempo sono stati in grado non solo di avviare importanti sinergie criminali con le organizzazioni mafiose autoctone, ma di diventare essi stessi associazioni di stampo mafioso. Una vera e propria ‘mafia nigeriana’ connotata dal vincolo associativo, dalla forza di intimidazione, dal controllo di parti del territorio e dalla realizzazione di profitti illeciti”. Profili cui si vanno ad aggiungere “la componente mistico-religiosa, i codici di comportamento ancestrali e l’uso indiscriminato della violenza”. E’ quanto si legge nella relazione semestrale della Dia nel capitolo dedicato alle organizzazioni criminali straniere. “Spesso irregolari – sottolinea la relazione – i cittadini nigeriani sono oggi stanziati su tutto il territorio nazionale, con una presenza importante anche nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna), in particolare a Palermo e Cagliari, dove hanno trovato un proprio spazio, anche con il sostanziale placet di Cosa Nostra”. Rappresentano “un fattore di coesione molto elevato le ritualita’ magiche e fideistiche, che, unite al vincolo etnico e alla forte influenza nella gestione da parte delle lobby in madrepatria, producono un forte assoggettamento psicologico, usato solitamente per lo sfruttamento della prostituzione di giovani donne costrette in schiavitu’ da dove e’ difficilissimo svincolarsi”. Sul piano generale, l’analisi restituisce in ogni caso “l’immagine di una criminalita’ che, nonostante la pluralita’ dei gruppi e cults che la compongono, si presenta compatta e con una fisionomia del tutto peculiare”.

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