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Rassegna Stampa. Incompatibilità della consigliera Tilde Falcone: giudici chiamati a decidere

Redazione

Rassegna Stampa. Incompatibilità della consigliera Tilde Falcone: giudici chiamati a decidere

Ven, 06/09/2019 - 14:28

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CALTANISSETTA – Si tenuta ieri, come previsto, l’udienza del Tribunale civile a cui si è rivolta una donna (assistita dall’avvocato palermitano Vincenzo Sparti) per chiedere la decadenza da consigliere comunale di Matilde Falcone eletta lo scorso 28 aprile nella lista “Diventerà Bellissima” dove risultò la più votata con 374 voti di preferenza. Il collegio giudicante ieri mattina ha ascoltato in camera di consiglio gli avvocati delle parti (Falcone è assistita dall’avv. Gabriele di Mazara del Vallo) e al termine della esposizione delle rispettive tesi il pubblico ministero non ha formulato alcuna richiesta, rimettendosi alla decisione che adotterà il collegio giudicante. La ricorrente sostiene che Matilde Falcone è incompatibile con la carica di consigliere comunale avendo in corso, al momento della elezione, una “lite” pendente con il Comune di Caltanissetta e che la stessa non avrebbe rimosso tale incompatibilità in tempo utile, cioè prima della seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale avvenuta il 29 maggio. Dal canto suo, invece, Matilde Falcone ha sempre affermato di avere rimosso per tempo ogni possibile causa di incompatibilità cedendo alla
figlia le quote dell’azienda di famiglia.
Matilde Falcone era socia accomandataria e legale rappresentante della società in “lite” con il Comune, ma è “uscita” dalla stessa prima della proclamazione a consigliere comunale. Lei stessa ha più volte ripetuto che di avere rimosso in tempo utile ogni possibile causa di incompatibi lità. Non la pensa ovviamente così la ricorrente e il suo legale, per i quali
Matilde Falcone avrebbe dovuto “rinunciare” al contenzioso in corso con il Comune.
«Il problema – ha affermato ieri l’avv. Sparti – è di non facile interpretazione giuridica. La mia assistita ha deciso di ricorrere autonomamente, senza alcun riflesso politico e/o di interesse al subentro in Consiglio comunale. Trattandosi di ricorso per il quale si chiede la procedura urgente, credo che tra otto-dieci giorni conosceremo la decisione del Tribunale. Ipotizzo comunque che la questione verrà portata avanti sia da noi che dalla signora Falcone sino alla Corte di Cassazione».

Lino Lacagnina – La Sicilia

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