MUSSOMELI – Le rimpatriate sembrano essere diventate di moda ma in effetti sono  valide iniziative, che servono ad allontanare la stancante monotonia della quotidianità che rende, talvolta pesanti le sue giornate, scarne, talvolta, anche  di iniziative ludiche. E così un gruppo di amici “santariisi”, ormai sessantenni, l’altra sera, approfittando anche del periodo vacanziero,che registra il rientro di paesani a Mussomeli, forti del loro senso di appartenenza, si sono ritrovati insieme in un noto locale per una rimpatriata amicale, dedicata ai ricordi personali della loro infanzia e adolescenza che hanno segnato la loro crescita allorquando nell’intraprendere  e scegliere la propria strada, in piena giovinezza, hanno cercato lavoro e professione consoni alle proprie attitudini ed aspettative per  assicurarsi il proprio futuro.  Nonostante l’aria fresca ed un po’ di umidità della serata , la comitiva, assai divertita  e compiaciuta, si  è trovata felice, attorno ad una grande tavolata, nel “rinfacciarsi” le stravaganti marachelle di bambini, ritornate oggi alla loro mente. Fra la comitiva, anche Calogero Mingoia,”santariisi doc”, da tempo residente  in Inghilterra dove vive e risiede con la propria famiglia e dove, appunto ha costruito, con le sue capacità imprenditoriali,  il suo avvenire , ma col pensiero fisso, sempre rivolto al suo paese, e specificatamente al suo quartiere attaccato alle antiche tradizioni,  feste, e nel ricordo degli antenati che hanno fatto la storia del quartiere. Indimenticabili per lui le due feste religiose del quartiere, una in primavera con la Madonna delle Vanelle e le tante bancarelle presenti nelle strade,  e l’altra, in autunno, con la festa di Gesù Nazareno e la tradizionale ‘ntinna (L’albero della cuccagna) che ha richiama da sempre afflusso di presenze nel quartiere. “Circostanze queste mai dimenticate ed, oggi, anche se lontani, commenta Calogero Mingoia, vengono seguite, grazie alla tecnologia, sui diversi social che danno la possibilità di seguire direttamente tali eventi”. Una rimpatriata, dunque, fra sessantenni, a cui, durante la serata, si sono aggregati alcuni giovani per il piacere di ascoltare il loro argomentare riconducibile ad episodi di tempi passati. Un’allegra comitiva che, fra un brindisi e l’altro, si sono dati appuntamento al prossimo anno.