Salute

Caltanissetta, Sant’Elia: “polemica accorpamento”. Il DG Caltagirone spiega: “Ecco i motivi della decisione”

Donatello Polizzi

Caltanissetta, Sant’Elia: “polemica accorpamento”. Il DG Caltagirone spiega: “Ecco i motivi della decisione”

Lun, 08/07/2019 - 09:08

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CALTANISSETTA – Sanità, sostantivo femminile che in Italia, in Sicilia e nel nisseno, diventa costantemente materia di articoli sui mezzi di informazione. Un pianeta che condiziona fortemente la vita dei cittadini che sovente devono addentrarsi in questa terra “scoscesa”. Nel nisseno ultimamente non sono mancate le polemiche, più o meno fondate e pretestuose, in merito ad accadimenti, segnalazioni di vicende che hanno riguardato anche l’ospedale Sant’Elia. La più recente, “calda” e discussa è stata quella in merito all’accorpamento di alcune unità operative: provvedimento che secondo alcune non bene identificate fonti avrebbe inciso sui servizi prestati dai reparti interessati.

Una ricostruzione errata che necessita di alcuni chiarimenti, spiegazioni, delucidazioni. Il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, ha voluto precisare i passaggi che hanno determinato questa decisione. Abbiamo incontrato l’indaffarato manager in un afoso pomeriggio, dopo il consueto orario di lavoro, mentre era intento ad “accorpare” e preparare dati e progetti per la sanità del centro Sicilia.

Ritengo che alcune notizie pubblicate da giornali cartacei e siti on line, errate nei contenuti, vadano chiarite. Esplicitiamo subito che io non sono un affezionato degli accorpamenti all’interno di uno stesso sito, perché inevitabilmente riducono i posti letto. Quando mi sono stati proposti con l’utilità di recuperare risorse umane, in particolare infermieristiche, abbiamo sempre tenuto conto della nostra priorità che è quella di dare servizi all’utenza. Come abbiamo operato. Abbiamo richiesto i dati del periodo luglio-settembre del 2018 e su quelli abbiamo lavorato e studiato. Un esempio numerico serva a far capire il senso: se in un’unità operativa da 10 posti letto, nel periodo indicato ne utilizza sette, nel momento in cui ne togliamo tre, non abbiamo arrecato nessun ‘danno’ all’utenza. Noi abbiamo operato sulle unità operative che in passato hanno registrato un sensibile calo di utilizzo dei posti letto nel periodo estivo. Doveroso sottolineare che è un provvedimento dinamico, ossia nel momento in cui si dovessero verificare picchi crescenti percentuali, possiamo agire per rimodulare l’accorpamento. Ovvio, che nessun provvedimento ha riguardato, con riferimento al Sant’Elia, unità operative che anche d’estate registrano occupazione percentuale completa di tutti i posti letto

Mentre offre alla nostra attenzione dati e documenti, Caltagirone aggiunge anche: “Questa operazione ci ha consentito di recuperare sei infermieri che abbiamo destinato al Pronto Soccorso. Una scelta che vuole attenzione un reparto costantemente sotto l’occhio del ciclone. Questi sei infermieri, consentiranno a quelli del pronto soccorso di usufruire delle ferie, senza che ciò intacchi l’operatività del servizio. Questo per far capire come ogni scelta non sia soltanto fine a sé stessa ma, da noi, sia inglobata in una visione maggiore che accorpa tutta la struttura”.

Pronto Soccorso ed infermieri, accendono la nostra curiosità: due elementi che costantemente nel calderone sanità sono al centro di critiche e media. Caltagirone ci anticipa: “Pronti alcuni provvedimenti che speriamo possano innalzare ulteriormente l’efficienza del pronto soccorso. In merito ad infermieri, operatori socio-sanitari e personale ausiliare, a brevissimo, novità relative all’incremento delle unità e della qualità del servizio”.

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