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piùCittà: “ITS in tutta la Sicilia tranne a Caltanissetta. Un’altra occasione mancata. E a pagarla sono i giovani!

Redazione

piùCittà: “ITS in tutta la Sicilia tranne a Caltanissetta. Un’altra occasione mancata. E a pagarla sono i giovani!

Ven, 04/01/2019 - 16:27

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Un’altra occasione mancata. E a pagarla sono i giovani!
Apprendiamo dagli organi di stampa che l’Assessorato all’Istruzione e alla formazione professionale ha istituito in sede regionale altri sette Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.) che si aggiungono a quelli già istituiti negli anni precedenti e che si rivolgono come “cuscinetto” a chi una volta diplomato non continua con percorsi universitari, ma intende specializzarsi conseguendo una certificazione corrispondente al V livello del Quadro europeo delle qualifiche – EQF. Nella mappatura complessiva della offerta formativa siciliana, la città e la provincia di Caltanissetta risultano le uniche escluse.
La situazione amareggia, ma non sorprende, dal momento che gli I.T.S., secondo il bando uscito lo scorso anno, avrebbero potuto essere richiesti a partire dalla costituzione di una Fondazione stimolata dagli enti locali, in sinergia con le istituzioni scolastiche, imprese e Università. Altre possibilità in meno e, cosa ancor più grave, nel settore della formazione scolastica! Attorno a noi, nell’ennese saranno operativi due I.T.S., nel ragusano ve ne saranno tre, bisognerà recarsi nella madonita Castelbuono per formarsi in “Tecnologie e sistemi agroalimentari”. Persino Ribera e Canicattì avranno il loro I.T.S in “Tecnico superiore della filiera cerealicola in ambiente mediterraneo”, “Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni lattiero-caseari siciliane” e Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali”.
In un quadro sistematico e coerente di rafforzamento della centralità nissena e di una sua identificazione definita dei servizi, l’istruzione gioca un ruolo fondamentale, perché consente ai nostri giovani di trovare in sede un’offerta differenziata e perché ciò attira inevitabilmente gli studenti di altri centri. In questo caso, dal momento che da anni si lavora all’istituzione di altri corsi di laurea che, in virtù di positive scelte compiute negli anni passati anche in ordine alle rappresentanze in Direttivo e in Assemblea, di recente sono stati deliberati presso il C.d.A. dell’Ateneo palermitano, sarebbe stato molto coerente richiedere un I.T.S. nell’area “Nuove tecnologie della vita” che, in Sicilia, non ha ancora una proposta in area centrale.
Un’ennesima dimostrazione di come per portare avanti una concreta proposta di sviluppo economicoculturale di un territorio occorrano: a) progetti chiari e definiti; b) chiarezza delle procedure per portarli a compimento; c) coinvolgimento degli attori sociali; d) volontà di non farsi distrarre dall’obiettivo; e) essere garanti dei cittadini trovando soluzioni utili alla collettività. Tutti questi elementi non hanno costituito un patrimonio dell’amministrazione uscente e a pagarne le spese è ancora una volta il territorio, in questo caso i giovani in formazione.
piùCittà ritiene sia fondamentale, nell’ottica di una nuova proposta amministrativa, mettere nel conto delle occasioni da recuperare l’istituzione di una Fondazione per la richiesta di uno o più I.T.S. valutando anche altre aree formative di indubbio interesse: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie per il made in Italy, per i beni e le attività culturali – turismo, nuove tecnologie della informazione e della comunicazione. Dal momento che l’Amministrazione comunale non ha ritenuto di dover mettere in moto uno stimolo utile in questo ambito, nei prossimi giorni ci faremo promotori, nella opportunità di un nuovo bando, di un contatto con i vertici del Consorzio universitario per progettare una proposta che agganci l’offerta degli istituti superiori cittadini e i corsi di laurea attivi.

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